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Monthly Archives: Febbraio 2020

Arrivano le Hyundai Nexo a Bolzano

Hyundai ha consegnato alla SASA (Società Autobus Servizi d’Area) 10 SUV NEXO a celle a combustibile alimentate a idrogeno. Le auto saranno poi utilizzate da diverse realtà locali attraverso specifiche formule di noleggio, e gestite dalla società di trasporti in collaborazione con l’istituto Innovazioni Tecnologiche di Bolzano (IIT).

SASA e IIT collaborano insieme al progetto LIFEalps (Zero Emission Services for a Decarbonised Alpine Economy).

Inoltre, presso la sede dell’IIT è attiva la prima stazione di rifornimento a idrogeno del territorio italiano. Queste nuove 10 unità del SUV NEXO vanno ad aggiungersi alla flotta già esistente di auto ad idrogeno di Hyundai che già circolano in Alto Adige.

Hyundai è stata la prima casa automobilistica al mondo inaugurare, nel 2013, la produzione in serie di veicoli a idrogeno con ix35 Fuel Cell (nota anche come Tucson Fuel Cell). Lo sviluppo è proseguito con la Nuova Hyundai NEXO, seconda generazione di SUV a idrogeno commercializzati da Hyundai, che vanta un’autonomia di 666 km (ciclo WLTP) emettendo solo vapore acqueo pulito e purificando l’aria durante la guida.

L’esperienza dell’Alto Adige comincia dal 2006, quando ha deciso di perseguire l’obiettivo di produrre il carburante alternativo idrogeno da rinnovabili, attraverso una stretta collaborazione con l’Autostrada del Brennero SpA e grazie al sostegno del FESR, il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale.

L’impianto di produzione di Bolzano è considerato uno dei più grandi e innovativi a livello mondiale. I tre elettrolizzatori modulari sono in grado di produrre fino a 345 kg/giorno. L’idrogeno compresso e stoccato sotto forma gassosa attualmente può rifornisce 15 autobus e 20 auto FC.

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McPhy e il progetto per sviluppare il più grande elettrolizzatore in Europa

McPhy annuncia il progetti per la realizzazione del più grande elettrolizzatore per la produzione di idrogeno a zero emissioni di carbonio, il primo nel suo genere e di questa taglia in Europa.
La piattaforma di produzione di idrogeno da 20 MW sarà progettata, prodotta e integrata da McPhy con la sua innovativa tecnologia di elettrolisi “Augmented McLyzer” e convertirà l’elettricità prodotta da rinnovabili attraverso il processo di elettrolisi in 3.000 tonnellate di idrogeno pulito all’anno. Questo verrà utilizzato per produrre bio metanolo e contribuirà a ridurre le emissioni di CO2 fino a 27.000 tonnellate all’anno.
Questo progetto, avviato da Nouryon, una delle principali società chimiche specializzate, e da Gasunie, che gestisce l’infrastruttura del gas, è all’avanguardia tra le iniziative sull’idrogeno con l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio.

Laurent Carme, Chief Executive Officer of McPhy, states: “We are proud of the trust we received from Nouryon and Gasunie, two major industrial groups. The size and scope of this unique project, as well as its deep integration into our customers’ processes, represent a major step change for McPhy and more globally for the hydrogen market. Now is the time to scale-up and industrialize clean hydrogen production technologies to lower their costs and boost the rise of a clean, secure and cost-competitive hydrogen ecosystem.”

Marcel Galjee, Energy Director at Nouryon Industrial Chemicals, adds: “Green hydrogen is a cornerstone of building a sustainable, circular economy. Nouryon is already a leader in electrolysis in Europe and with the technology from McPhy we are one step closer to competitive large-scale production of green hydrogen for a more sustainable future.”

Il progetto è cofinanziato da FCH-JU, il partenariato della Commissione europea e dell’industria che sostiene lo sviluppo di tecnologie innovative a idrogeno.
Gli altri quattro partner coinvolti sono BioMCN, che combinerà l’idrogeno alla CO2 di altri processi per produrre metanolo rinnovabile, riducendo le emissioni di CO2 fino a 27.000 tonnellate all’anno; DeNora, un produttore di elettrodi, un componente chiave della tecnologia dell’elettrolisi e l’agenzia di consulenza per l’energia sostenibile, Hinicio.

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Eletto il nuovo Consiglio direttivo di H2IT

L’Assemblea di H2IT, Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile, rinnova il Consiglio direttivo per il triennio 2020-2022: confermati il Presidente Alberto Dossi – Sapio e i due Vicepresidenti Valter Alessandria – Alstom Ferroviaria e Luigi Crema – Fondazione Bruno Kessler. Il terzo Vicepresidente è Dina Lanzi di Snam.

 Nel corso della seduta del 28 gennaio 2020, l’Assemblea di H2IT ha eletto il nuovo Consiglio direttivo. Alberto Dossi – Presidente del Gruppo Sapio – viene riconfermato alla guida dell’Associazione così come anche i due Vicepresidenti – Valter Alessandria di Alstom Ferroviaria e Luigi Crema della Fondazione Bruno Kessler. Crema assume anche la carica di Presidente del Comitato scientifico. Si unisce alla squadra del Comitato di presidenza, Dina Lanzi di Snam – nominata Vicepresidente dal nuovo Consiglio Direttivo.

Vengono riconfermati consiglieri: Stefano Capponi – Tenaris, Alessio Cogliati – Linde, Davide Damosso – Environment Park, Angelo Moreno – ATENA e Alberto Tancini – Sol. Entrano a far parte del Consiglio: Paolo Ferrero – Landi Renzo, Michele Gubert – Solid Power, Giulia Monteleone – ENEA e Massimo Santori – IVECO.

Confermata alla direzione Cristina Maggi, dipendente della Fast, Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, di cui H2IT è una delle 30 organizzazioni federate.

Tra continuità e novità H2IT guarda al futuro: l’idrogeno sta vivendo un momento di positiva attività a livello internazionale e nazionale quale elemento strategico per il processo di decarbonizzazione dei sistemi energetici e rappresenta un’opportunità di sviluppo industriale e occupazionale.

H2IT ha attivato dialoghi e collaborazioni su più fronti; ha incoraggiato la partecipazione delle imprese a tavoli di lavoro tematici, con il coinvolgimento di enti pubblici – nazionali e regionali-sviluppando iniziative di informazione e d’intesa con il decisore politico e ha dato supporto tecnico e strategico alle iniziative lanciate dal governo.

Gli organismi nazionali e regionali sono diventati più sensibili e interessati all’argomento; finalmente comprendono che l’idrogeno può svolgere un ruolo strategico nella decarbonizzazione dei sistemi energetici e che questo settore rappresenta un’opportunità di sviluppo industriale e occupazionale.

Con l’elezione del nuovo Consiglio direttivo, H2IT vuole dare un segnale di impegno importante su più fronti con particolare attenzione a tutta la catena del valore dalla produzione, alla logistica e agli usi finali; industria, mobilità e settore residenziale.

Nel 2020 H2IT intende continuare ad aggregare competenze, rappresentare sempre di più la filiera industriale e il mondo della ricerca, fare da ponte tra il settore idrogeno ormai pronto a investire e le istituzioni e promuovere il ruolo dell’Italia e le sue eccellenze in Europa.

L’attivazione del Comitato scientifico, organo tecnico a supporto del Consiglio direttivo, evidenzia la forte collaborazione tra industria e ricerca, che H2IT ritiene irrinunciabile per lo sviluppo del settore.

“Con grande entusiasmo ho accettato la carica di Presidente di H2IT per un altro mandato. Ringrazio tutti per la fiducia accordatami e nell’ottica della continuità continuerò a dare il mio contributo all’Associazione affinché l’idrogeno, che sta attraversando un momento importante sia a livello Nazionale che Internazionale, si affermi come un vettore pulito per la decarbonizzazione del nostro pianeta. Lavorerò affinché si creino sempre più le condizioni e le opportunità per le aziende associate e per il nostro Paese di promuovere l’utilizzo dell’idrogeno nell’interesse di tutti. Grazie”  Alberto Dossi

“Sono lieto di poter continuare il lavoro svolto all’interno dell’Associazione H2IT per sviluppare insieme le potenzialità dell’idrogeno quale importante mezzo per raggiungere il comune ambizioso obiettivo in Italia come in Europa di decarbonizzazione. La tecnologia dell’idrogeno mostra nuove vie per una mobilità senza CO2 in una catena energetica sostenibile e de-fossilizzata, soprattutto in settori come l’ingegneria ferroviaria e il trasporto di merci pesanti, la realizzazione di progetti concreti sul nostro territorio ne sarà la dimostrazione”  Valter Alessandria

“L’impegno personale per la crescita di H2IT sarà massimo, in linea con quanto svolto nel mandato precedente. Supporterò l’Associazione promuovendo il lavoro dei gruppi sulle priorità nazionali e sostenendo il supporto alla ricerca nazionale sull’idrogeno. Il momento rappresenta una grande opportunità per il settore e richiede la necessità di rimanere uniti e attivi”. Luigi Crema

“E’ un onore per me condividere con i Vicepresidenti Crema ed Alessandria questa carica. L’idrogeno sta vivendo un momento di grande visibilità e oggi più che mai è il momento di approcciare il tema in maniera sistemica per promuovere efficacemente questo vettore energetico come elemento chiave per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Il mio proposito è quello di portare avanti le attività necessarie per rimuovere velocemente e lungo tutta la filiera quelle barriere che potrebbero frenarne il naturale sviluppo o limitarne le potenzialità.” Dina Lanzi

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