Terni annuncia lo sviluppo del trasporto pubblico locale a idrogeno che sfrutta le sinergie con l’area industriale e getta le basi per la nascita di un’hydrogen valley.
La Giunta comunale ha approvato l’atto d’indirizzo per la sottoscrizione del protocollo d’intesa con AST e con Busitalia per dare il via al progetto sull’utilizzo dell’idrogeno per la mobilità. Potranno essere utilizzati i quasi sette milioni di euro finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’acquisto di autobus a idrogeno e per la realizzazione delle infrastrutture necessarie, come la stazione di pompaggio e di distribuzione.
AST metterà a disposizione gratuitamente il surplus di idrogeno prodotto all’interno dell’area industriale e che viene utilizzato in fase di produzione, oltre all’area per la realizzazione della stazione, mentre Bus Italia gestirà il nuovo parco mezzi.
“Ci riprendiamo così – ha detto il sindaco Latini – il ruolo di città d’avanguardia, dinamica e innovativa che ci ha caratterizzato negli ultimi 150 anni”. “Su questo abbiamo da sempre condiviso una visione che parte proprio dall’identità culturale di Terni, che non è un concetto statico, ma dinamico e che va alimentato con progetti, idee che hanno bisogno di gambe, come quelle che gli stiamo dando oggi, e che comunque non possono essere mai in dissonanza con la vocazione del territorio”.
Perché proprio Terni? “Il valore aggiunto – ha spiegato l’assessore all’ambiente e ai trasporti Benedetta Salvati – sta nella tradizione industriale della città, in questo caso nelle attività e nella disponibilità di AST che ci consentono di essere protagonisti di un progetto all’avanguardia, oltre che nella volontà comune e condivisa di migliorare il rapporto tra città e industria specie per quel che riguarda il bilancio ambientale”.
“Ci sono tante condizioni favorevoli: l’acciaieria che ci offre l’idrogeno in surplus in maniera gratuita e mette a disposizione una sua area per la realizzazione dell’impianto di stoccaggio e distribuzione dell’idrogeno e BusItalia che si è dimostrata entusiasta di coprire il ruolo di supporto nella gestione del finanziamento per l’acquisto dei nuovi mezzi e del distributore, oltre che per la sua gestione e manutenzione”.
“Investire su sviluppo e innovazione – ha detto ancora l’assessore Salvati – è il caposaldo di un sito industriale che vuole stare al passo con i tempi, con il mercato e che si vuole integrare nel contesto in cui insiste; ma Investire su sviluppo e innovazione è anche il caposaldo di questa amministrazione comunale che vuole crescere nel solco di quelle che sono le caratteristiche peculiari del territorio, cercando di essere più moderna e all’avanguardia possibile. A Terni lo stiamo facendo ponendoci al centro del dibattito sullo sfruttamento di una risorsa tanto importante come l’idrogeno e diventando pionieri rispetto a future evoluzioni di una tecnologia alla base dello sviluppo dei prossimi decenni che inevitabilmente ci vedranno obbligati a rinunciare a quelle risorse che dagli anni della prima rivoluzione industriale sono state utilizzate, ma che ora è arrivato il momento di dover sostituire se pensiamo di risanare il pianeta in cui viviamo”.