I piani per un’alleanza europea sull’idrogeno sono stati confermati ieri 10 marzo 2020 quando la Commissione Europea ha presentato la sua nuova strategia industriale. La neutralità climatica entro il 2050 sarà possibile anche grazie alla produzione di gas puliti, per questo l’idrogeno ricoprirà un ruolo chiave nell’iniziativa a livello europeo.

La strategia definisce i driver chiave della trasformazione industriale dell’Europa e propone una serie completa di azioni future, tra cui un’Alleanza Clean Hydrogen per accelerare la decarbonizzazione e mantenere la leadership industriale.
L’integrazione intelligente del settore è una parte fondamentale della nuova strategia, poiché mira a utilizzare tutti i vettori energetici in modo più efficace, collegando diversi settori.

L’Alleanza riunirà gli investitori con i partner governativi, istituzionali e industriali, basandosi sul modello di successo delle alleanze industriali esistenti e sul lavoro svolto nell’ambito dell’FCH JU.
“Accogliamo con favore la proposta di una “Clean Hydrogen Alliance” che porterà benefici all’economia e all’occupazione dell’UE. Questa iniziativa è una chiara prova del successo del nostro partenariato pubblico-privato e sarà sostenuta attivamente”, ha affermato Bart Biebuyck, direttore esecutivo dell’FCH JU.

La nuova “Clean Hydrogen Alliance” è destinata a vedere la luce in estate in quanto gode di un ampio sostegno da parte degli Stati membri dell’UE e delle imprese coinvolte nella catena del valore dell’idrogeno.

“L’Alleanza si baserà su competenze esistenti per identificare le esigenze tecnologiche, le opportunità di investimento, le barriere normative e ciò che può abilitare lo sviluppo”, ha affermato la Commissione oggi in una dichiarazione, delineando “una nuova strategia industriale per l’Europa”.

L’iniziativa sarà modellata sulla European Battery Alliance, che ha riunito oltre 200 aziende, governi nazionali ed enti di ricerca sulla produzione di batterie.

Tra gli strumenti a supporto individuati dalla Commissione Europea vi sono i “progetti importanti di comune interesse europeo” – Important Projects of Common European Interest (IPCEI). Le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato non si applicheranno ai progetti che beneficiano dello status di IPCEI, consentendo ai Paesi di finanziare progetti di innovazione su larga scala transnazionali.

L’idrogeno è tra le “strategic value chain” che dovrebbero beneficiare dello sviluppo di IPCEI, insieme ad altri quali; veicoli connessi, puliti e autonomi; Salute intelligente; Internet delle cose; Industria a basse emissioni di carbonio e sicurezza informatica.

La Commissione ritiene che l’idrogeno sia la chiave per ridurre le emissioni delle industrie di processo come la siderurgia, il cemento o i prodotti chimici, che sono considerati “difficili da abbattere” perché richiedono calore ad alta temperatura e non possono essere facilmente elettrificati e altri settori grandi emettitori, come quello del trasporto pesante.