L’industria siderurgica rappresenta attualmente il 7% delle emissioni globali di biossido di carbonio e di conseguenza tra le prime industrie da decarbonizzare.
Siccome la domanda globale di acciaio è destinata ad aumentare di circa il 6% al 2030, sarà di fondamentale importanza abbattere le emissioni dell’industria siderurgica per la transizione energetica.
La natura complessa della produzione di acciaio rende l’idrogeno verde la soluzione più adatta per la decarbonizzazione del settore, attraverso l’elettrificazione indiretta del processo di riduzione del minerale di ferro.
Ciò richiederà l’integrazione di risorse variabili di energia rinnovabile, attraverso l’uso di tecnologie a idrogeno.
La tabella di marcia europea per l’idrogeno, così come altri recenti studi dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) e dell’IRENA, identificano l’acciaio come uno dei settori di punta per l’utilizzo dell’idrogeno.
Pilot Europei
Il progetto GrInHy, finanziato da FCH JU, ha sviluppato in tre anni il più grande elettrolizzatore ad ossidi solidi ad alta temperatura del mondo, dimostrando il suo utilizzo per la produzione di idrogeno per il trattamento superficiale dell’acciaio.
GrInHy2.0 segna la prima implementazione di un elettrolizzatore ad alta temperatura con una potenza elettrica assorbita di 720 kilowatt in ambiente industriale. Entro la fine del 2022 si prevede che entri in funzione per almeno 13.000 ore, producendo un totale di circa 100 tonnellate di idrogeno ad alta purezza (99,98%). Questo verrà utilizzato per i processi di ricottura nelle acciaierie integrate in sostituzione dell’idrogeno prodotto da gas naturale.
Il progetto H2FUTURE ha sviluppato il più grande elettrolizzatore a membrana a scambio di protoni a bassa temperatura (PEM) da 6 MW e utilizza l’idrogeno risultante per la riduzione diretta del minerale di ferro.
L’obiettivo a lungo termine è consentire all’idrogeno elettrolitico verde di sostituire completamente il gas del forno a coke, rendendo l’idrogeno una soluzione economica per l’industria siderurgica.