Cari soci, Benvenuti,
sono davvero felice di incontrarvi tutti oggi, sia in presenza che online. Questa Assemblea ha cambiato aspetto in poco meno di un anno; a dicembre 2020 contava 46 soci, oggi siamo 90. Questo è un risultato da celebrare per l’Associazione, ma soprattutto per il settore dell’idrogeno Italiano. Questo è il segnale che stavamo aspettando, la dimostrazione che le aziende, i centri di ricerca e gli enti pubblici vogliono lavorare insieme per costruire una filiera forte nazionale e che riconoscono l’importanza di fare squadra e massa critica per contribuire a realizzare un importante e complesso pilastro della transizione energetica.
Oggi è un’occasione di incontro importante che ha più obiettivi;
- il primo è sicuramente quello di affermare i valori condivisi dell’Associazione: valori di professionalità, di serietà, di competenza e di disponibilità verso i Ministeri e le Aziende che fanno dell’Associazione un’importante punto di riferimento per l’idrogeno in Italia con collegamenti con l’Europa.
- Secondo, l’Associazione è cresciuta: ci sono nuove competenze, esperienze e punti di vista che oggi vogliamo raccogliere per poi valorizzare nel 2022.
Prima però, vorrei partire con alcune considerazioni su un 2021 caratterizzato da eventi importanti, che è fondamentale a mio avviso evidenziare, per ragionare sullo sviluppo del settore energetico in Italia ed in particolare sul ruolo dell’idrogeno in questo contesto, e quindi sulla direzione che l’Associazione è intenzionata a intraprendere.
La crisi climatica e le scelte politiche derivanti per sostenere la transizione energetica sono elementi che hanno impattato e impatteranno non poco sul settore energetico; l’improvviso aumento dei prezzi dell’energia in Europa ne è un esempio.
Il 2021 è l’anno della COP 26, che ha visto l’Italia protagonista nella sua preparazione a Milano con la pre-COP26, un incontro preparatorio alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima di Glasgow che si è chiusa il 12 novembre, pochi giorni fa. E’ possibile fare già un bilancio: se il tempo sta scadendo per i finanziamenti alle fonti fossili, allora dovranno essere accelerati gli investimenti nell’elettrificazione, nei gas rinnovabili, fra cui l’idrogeno e nella cattura della CO2.
E’ chiaro che il settore energetico sta sperimentando una vera e propria rivoluzione che non sarà a costo zero, ma anzi che richiederà ingenti investimenti futuri per disinquinare il pianeta, e in questo contesto l’idrogeno verde sta ricevendo una forte attenzione, in quanto riconosciuto come vettore energetico chiave per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, ma che ha un prezzo ancora non competitivo e necessita quindi di:
- misure di sostegno,
- riforme dedicate
- un quadro regolatorio e normativo da costruire ad hoc e velocemente
- e che ci siano le infrastrutture necessarie per avviare un nuovo settore merceologico che porterà ricadute occupazionali
Al 2030 l’idrogeno rinnovabile dovrà essere disponibile a prezzi accessibili e raggiungere il target di 2,5/3 € al/kg.
In Italia l’idrogeno sta ricevendo un’attenzione mai vista prima; l’avvio di iniziative come gli IPCEI e i fondi dedicati a progetti idrogeno dal PNRR ne sono la dimostrazione, unitamente al pacchetto di riforme EUROPEE FIT for 55. Ma una STRATEGI ITALIANA dell’idrogeno non è stata ancora pubblicata, mentre altri Paesi si stanno muovendo molto più in fretta.
Quindi; Da un lato sappiamo che ci sono fondi a disposizione nazionali per lo sviluppo del settore, come i 3,64 miliardi del PNRR, dall’altro non c’è una strategia chiara né un quadro regolatorio né norme attuative che possano chiarire al settore, alle aziende in particolare, la possibilità di percorrere determinate scelte. Una situazione di incertezza, questa, che può rallentare gli investimenti.
Qual è in questo contesto il ruolo di un’associazione?
- PRIMO: Un’associazione come la nostra deve lavorare per fare chiarezza, e quindi dialogare con le Istituzioni e supportarle con la nostra competenza e la nostra esperienza per delineare le direttrici per il settore.
- SECONDO: L’associazione può creare le condizioni perché la filiera italiana lavori insieme per sviluppare progetti concreti, attraverso tavoli di lavoro, continui confronti e occasioni di match making.
A questo proposito, vorrei sottolineare un concetto molto importante che è uno dei principi che muove le azioni di H2IT.
Il coinvolgimento di TUTTA la filiera italiana è fondamentale per sviluppare il settore, dalle start up innovative, alle piccole alle medie imprese ai grandi player, tutti devono essere protagonisti della costruzione del settore; per questo è necessario lavorare a più livelli. H2IT si pone l’obiettivo di continuare a supportare la filiera, ponendosi come interlocutore di riferimento per le Istituzioni, cercando di spingere ad accelerare lo sviluppo di piani strategici dove lo sviluppo dell’idrogeno sia uno dei pilastri fondamentali.
Il 2021 è stato un anno importante per la crescita di H2IT; condivido con voi nuovamente la soddisfazione di avere ad oggi un’Assemblea composta da 90 membri, con l’obbiettivo di arrivare presto a 100 e oltre, che ci assegna una grandissima responsabilità per i prossimi anni.
Negli ultimi anni gli impegni principali dell’Associazione sono stati:
- attività di relazioni istituzionali
- attività di comunicazione, scegliendo strategicamente e attentamente i propri fornitori
Poiché l’obiettivo 2021 era quello di consolidare la posizione di H2IT a livello nazionale, abbiamo deciso di dare visibilità all’Associazione stessa e ai suoi soci, di creare relazioni forti con le Istituzioni per essere un punto di riferimento sull’idrogeno e di collaborare con altre Associazioni. H2IT ha anche fatto un cambio strutturale e strategico spostandosi all’interno della struttura di Assolombarda, al fine di rafforzare da un lato le relazioni con gli stakeholder e dall’altro di rafforzare la rappresentanza e la visibilità dell’associazione stessa.
L’obiettivo di posizionamento è stato sicuramente raggiunto, ma non possiamo fermarci qui. Dobbiamo continuare a mantenere e rafforzare la posizione di H2IT per portare risultati al settore in ambito legislativo e non solo.
Ricordo alcuni momenti chiave, come le audizioni effettuate alla Camera quest’anno sul PNRR e sul tema dello sviluppo dell’idrogeno in Italia, ed i molteplici confronti sul testo di recepimento della RED II.
Con l’opportunità della ripresa delle attività in presenza, H2IT ha voluto portare avanti iniziative di networking e si è impegnata a più livelli affinchè la crescita dei soci portasse i soci stessi a conoscersi durante l’anno;
- I soci hanno potuto partecipare a tavoli tecnici per approfondire tematiche chiave e prioritarie per lo sviluppo del settore condividendo le proprie esperienze. Ringrazio in particolare i coordinatori dei tavoli e il Comitato Scientifico per il supporto.
- Abbiamo, inoltre, organizzato diverse occasioni lungo il corso dell’anno e per la prima volta H2IT ha partecipato a due fiere; la prima del settore in Italia, HESE 2021 (Hydrogen Energy Summit & Expo), e quella di riferimento per la sostenibilità, Key Energy-Ecomondo.
Nel 2022 vogliamo crescere e rispondere alle necessità del settore: per questo individuiamo dei filoni principali per il 2022 per ognuno dei quali abbiamo cominciato a porre le basi nel 2021:
- Supportare lo sviluppo di un quadro legislativo adeguato: continuerà l’intenso dialogo con le Istituzioni e lavoreremo per inserirci nell’elaborazione dei decreti con l’obiettivo anche di avere un mandato ufficiale. Siamo già in contatto con enti di riferimento quali l’UNI, per la normativa tecnica e l’ARERA per la regolazione. H2IT grazie al lavoro dei tavoli tecnici, incontrerà ARERA a fine novembre. Ha poi aderito ad inizio novembre all’UNI per partecipare ai lavori del CT 056 sull’idrogeno.
- Continuare ad approfondire temi con lo strumento dei tavoli di lavoro: alcuni temi prioritari sono la normativa, la regolazione e le misure incentivanti volte al supporto dello sviluppo della produzione di idrogeno verde, e alla normativa tecnica legata alle stazioni di rifornimento e ad altri ambienti dove ad esempio è necessario installare uno stoccaggio. Altri temi sono quelli di attivare gruppi nuovi come quelli della componentistica e della fiscalità.
- Sviluppare iniziative volte alla crescita dell’Innovazione nel settore: Con il MOU con Innovation Centere di Intesa San Paolo, H2IT vuole alimentare il supporto all’innovazione con un’attenzione particolare alle start-up.
- Guida alle opportunità di finanziamento e supporto alla costruzione di consorzi tra associati: creare occasioni di informazione e confronto per costruire cordate in risposta ai finanziamenti e ai bandi.
- Formazione, educazione e disseminazione: H2IT ha il compito anche di veicolare un’informazione corretta, e quindi sosterrà iniziative a più livelli rivolte; ai ragazzi nelle scuole, alle università fino ai tecnici specializzati.
- Rafforzare il ruolo a livello Europeo: dialogando con le Associazioni idrogeno degli altri Paesi membri creando anche occasioni di incontri bilaterali per i soci.
Tutto questo sarà possibile grazie al vostro contributo attivo che ogni anno è sempre più forte.
L’ambizione è quella di continuare a crescere, e magari per la prossima Assemblea essere in grado di invitare un’ospite esterno di prestigio quale un Ministro.
Grazie a tutti voi per il lavoro fin qui svolto e per quello che svolgerete in futuro.
Alberto Dossi – Presidente di H2IT