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Monthly Archives: Maggio 2019

La flotta più grande al mondo di treni a celle a combustibile

ll 21 maggio Alstom e il suo partner Infraserv GmbH & Co. Höchst KG hanno siglato un contratto da 500 milioni di euro con una filiale di Rhein-Main-Verkehrsverbund, (RMV) l’azienda di trasporto pubblico dell’area metropolitana di Francoforte, per la fornitura di 27 treni Coradia iLint. La flotta più grande al mondo di treni a celle a combustibile. La quota di Alstom ammonta a 360 milioni di euro.
I nuovi treni a celle a combustibile sostituiranno i treni diesel esistenti su 4 linee ferroviarie regionali in Germania.

• RB11 Frankfurt-Höchst – Bad Soden
• RB12 Frankfurt – Königstein
• RB15 Francoforte – Bad Homburg – Brandoberndorf, e
• RB16 Friedrichsdorf – Friedberg.

Questo ordine massivo riflette l’ambizione del paese di passare a una mobilità green. “Il governo federale spera che il progetto serva da modello e che molti altri progetti in Germania seguiranno questo esempio”, spiega Enak Ferlemann, Segretario di Stato parlamentare del Ministero tedesco dei trasporti e delle infrastrutture. “Questo nuovo successo, abbinato all’ordine precedente di Coradia iLint della Bassa Sassonia, dimostra come questo trasporto sostenibile e di tendenza sia già una realtà”, conclude Jörg Nikutta, Managing Director di Alstom in Germania e Austria.

Oltre ai treni che dovrebbero essere consegnati entro il 2022, il contratto include anche la fornitura di idrogeno, manutenzione e fornitura di capacità di riserva per i prossimi 25 anni. Alstom offre la fornitura di idrogeno in collaborazione con Infraserv GmbH & Co. Höchst KG.

I primi due Coradia iLint sono già in servizio passeggeri regolari nella rete Elbe-Weser in Bassa Sassonia dal settembre 2018 e l’Autorità locale dei trasporti della Bassa Sassonia (LNVG) prevede di operare 14 treni Coradia iLint sulla rete dal 2021.

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Nuovo studio sul potenziale dei treni idrogeno in Europa

Bruxelles, 17 maggio 2019

Un nuovo studio commissionato dal Fuell Cell and Hydrogen Joint Undertaking (FCH JU) e Shift2Rail Joint Undertaking (S2R JU) analizza le opportunità di una più ampia introduzione delle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno all’interno del mercato ferroviario europeo. Lo studio mostra un significativo potenziale di mercato per le tecnologie FCH nell’ambiente ferroviario. La tecnologia fornisce una soluzione flessibile, a zero emissioni e potenzialmente competitiva in termini di costi, evidenziando business case positivi per la sostituzione di treni diesel in determinati contesti.

Lo studio descrive lo stato dell’arte, propone una serie di business case e dieci casi studio specifici, indaga il potenziale di mercato e le principali barriere all’utilizzo delle tecnologie FCH in diverse applicazioni ferroviarie.

Bart Biebuyck,  Direttore esecutivo di FCH JU afferma:

“L’idrogeno è una delle migliori tecnologie per decarbonizzare il settore dei trasporti, offrendo un’alternativa interessante per molte città e regioni che lottano per ridurre l’inquinamento atmosferico. Diverse regioni in Europa hanno mostrato interesse per il potenziale delle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno per i treni, in particolare laddove altre alternative di elettrificazione per raggiungere gli obiettivi a emissioni zero si sono rivelate impraticabili dal punto di vista tecnico ed anche economico “

Carlo Borghini, Direttore esecutivo della JU S2R, commenta:

“L’analisi rileva che le attività globali di sviluppo del mercato dei treni FCH sono attualmente concentrate in Europa. Ciò è incoraggiante poiché pone l’Europa in prima linea nella tecnologia dei treni a celle a combustibile, che costituisce un potenziale significativo per l’industria europea legata ai sistemi idrogeno. La trasformazione del sistema ferroviario avviata con l’istituzione del programma Shift2Rail, guidata dalla sostenibilità, dalla digitalizzazione e dall’automazione, crea nuove opportunità di mercato per la competitività dell’industria ferroviaria a livello globale “.

I treni a idrogeno sono dotati di celle a combustibile che generano elettricità dalla combinazione di idrogeno e ossigeno, un processo che produce  acqua come uniche emissioni. Sono un’alternativa più silenziosa e verde al diesel su linee ferroviarie non elettrificate.
L’analisi di dieci casi studio selezionati in tutta Europa ha rivelato casi  interessanti e potenziali condizioni al contorno per le tecnologie FCH nell’ambiente ferroviario. Infine, sono stati identificati diversi ostacoli che devono essere superati per sbloccarne il pieno potenziale. Tre temi di ricerca e innovazione mirati sono stati proposti come strumenti per affrontare il più importante di questi ostacoli.

Roland Berger, per conto di FCH JU e S2R JU, ha condotto questo studio.

Scarica lo studio: FINAL REPORT: Study on the use of fuel cells and hydrogen in the railway environment

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La valorizzazione della CO2 attraverso l’idrogeno: i progetti in Francia

La metanazione; una combinazione di idrogeno e anidride carbonica per ottenere metano sintetico. Si tratta di utilizzare l’anidride carbonica che, invece di essere rilasciata nell’atmosfera, sarebbe utilizzata per produrre metano sintetico in combinazione con l’idrogeno prodotto con energia elettrica da fonti rinnovabili. Il metano così prodotto può essere iniettato nelle reti del gas o nelle stazioni di rifornimento per i veicoli a combustibili alternativi.

Attualmente ci sono due progetti complementari in Francia: METHYCENTRE in Indre-et-Loire e HYCAUNAIS in Yonne. Entrambi sono gestiti da Storengy, una filiale del gruppo ENGIE.

METHYCENTRE

Si tratta di un progetto power-to-gas che integra digestione anaerobica, elettrolisi e metanazione ed è ospitato in un deposito sotterraneo di gas, di proprietà di Storengy, e situato a Céré-la-Ronde.

I rifiuti delle vicine fattorie costituscono la materia prima per il sistema biogas dal quale si ottiene un gas composto per il 55% da biometano (CH4) e il 45% da anidride carbonica (CO2). Il gas viene iniettato nella rete, mentre la CO2 viene catturata e combinato con idrogeno, prodotto con un elettrolizzatore di tipo PEM fornito da Areva H2 GEN e che utilizza elettricità da turbine eoliche e pannelli fotovoltaici. L’idrogeno in parte sarò stoccato e utilizzato direttamente per la mobilità, in parte verrà combinato nel processo di metanazione per produrre metano e acqua (H2O).  Esistono due principali tecnologie per la metanazione: catalitica e biologica; quella catalitica verrà utilizzata nell’ambito del progetto Methycentre. Il gas di sintesi verrà utilizzato sia per applicazioni stazionarie che per la mobilità.

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