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Category Archives: Università

Università di Bergamo

L’Università degli studi di Bergamo è un Ateneo fondato nel 1968, università statale dal 1992. Oggi UniBg conta su un campus diffuso tra la città di Bergamo (parte alta e parte bassa) e la sua provincia (polo ingegneristico di Dalmine) con più di 23.000 studenti, 8 dipartimenti (Giurisprudenza – Ingegneria e Scienze Applicate – Ingegneria Gestionale, dell’Informazione e della Produzione – Lingue, Letterature e Culture Straniere – Lettere, Filosofia, Comunicazione – Scienze Economiche – Scienze Aziendali – Scienze Umane e Sociali), 7 centri di Ateneo, 42 corsi di laurea tra triennali e magistrali, di cui 9 erogati in lingua inglese.

L’Università degli Studi di Bergamo è articolata in 8 Dipartimenti nei quali sono presenti competenze progettuali, tecnologiche e gestionali che possono svolgere un ruolo nella filiera H2. Gli ambiti di ricerca dei Dipartimenti di Ingegneria comprendono sia aspetti tecnologici che infrastrutturali e organizzativi tra i quali:

  • Produzione, distribuzione e utilizzo dell’idrogeno
  • Simulazione del funzionamento in design e off-design di elettrolizzatori
  • Sviluppo di modelli per la simulazione e l’ottimizzazione della compressione e immagazzinamento dell’idrogeno gassoso
  • Integrazione dell’idrogeno nelle reti attuali del gas
  • Studio dei meccanismi di dissociazione e permeazione dell’idrogeno all’interno dei materiali metallici
  • Materiali innovativi per Fuel cell stazionarie (SOFCs)
  • Analisi dei dati relativi agli impianti a scopi di diagnostica e manutenzione.

 

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Università di Firenze

L’Università degli Studi di Firenze rappresenta uno dei sistemi più grandi e produttivi della ricerca pubblica italiana. I ricercatori dell’Università di Firenze aderiscono a 21 dipartimenti e utilizzano circa 40 strutture di ricerca.

L’ateneo fiorentino ha numerose attività di ricerca sull’idrogeno. Queste attività di ricerca vanno dalle analisi di scenari di idrogeno integrato alle fonti di energia rinnovabile (“idrogeno verde”), ad analisi termo-economiche oltre che a trattazioni di questioni legali per la produzione e la distribuzione dell’idrogeno.

L’ateneo fiorentino svolge anche analisi e studi degli effetti dell’idrogeno su materiali ferrosi e non. Infatti, è capace di eseguire caratterizzazioni chimico-strutturale dei complessi e caratterizzazione morfologica e strutturale delle superfici.

Inoltre, una parte di ricerca è focalizzata sugli elettrolizzatori e sulle celle a combustibile con indagini elettrochimiche e funzionali dei processi di foto-produzione di idrogeno.

L’Università di Firenze studia strategie sostenibili per la produzione di idrogeno tramite processi ecosostenibili: conversione biotecnologica, (bio-)elettrochimica e chimica di biomasse.

Infine, è in grado di eseguire analisi fluidodinamiche delle reti di trasporto e di distribuzione di idrogeno (idrogenodotti), anche in blending.

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POLITECNICO DI MILANO

Il Politecnico di Milano è un’università pubblica scientifico-tecnologica che forma ingegneri, architetti e designer. Da sempre punta sulla qualità e sull’innovazione della didattica e della ricerca. Il Politecnico è molto attivo nella ricerca in ambito dell’idrogeno, sia come consolidato prodotto dell’industria chimica e petrolchimica sia, e soprattutto, come vettore energetico.

In primo luogo, l’ateneo ha varato insieme a molte aziende l’iniziativa Hydrogen Joint Research Partnership, che ha l’obiettivo di condurre ricerche teoriche e sperimentali sull’idrogeno in modo condiviso e collaborativo tra i soci dell’iniziativa. Inoltre, molti dipartimenti del Politecnico partecipano a progetti nazionali e internazionali, come pure a collaborazioni industriali con singoli soggetti. Tutte queste ricerche spaziano dalla produzione da diverse fonti all’utilizzo dell’idrogeno, attraverso il trasporto, la distribuzione e l’accumulo, focalizzandosi su tutti i settori, industriali, mobilità e anche commerciale e residenziale.

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POLITECNICO DI TORINO

POLITO nasce 150 anni fa e rappresenta un’università pubblica leader, in Italia e in Europa, nell’insegnamento e nella ricerca tecnico-scientifica. Attualmente ci sono 26000 studenti in più di 115 corsi.
Il personale è di oltre 900 (docenti e ricercatori), più circa 1000 tra personale amministrativo e tecnico. Il Politecnico di Torino è strettamente connesso con il sistema impresa e vanta una lunga esperienza come partner in progetti di ricerca comuni con altri centri europei e internazionali.
Quasi 700 contratti di progetti di ricerca in collaborazione con industrie e istituzioni finanziate dal governo forniscono un reddito di circa 400 milioni di euro ogni anno.
In particolare, il Politecnico di Torino, attraverso il Dipartimento di Energia “Galileo Ferraris” e il Centro Energetico, è attivo da oltre 25 anni nel settore delle Celle a Combustibile e dell’Idrogeno (FCH). Ha coordinato diversi progetti di ricerca (FP6, FP7, H2020, PRIN, FISR) sul tema. È membro fondatore dell’impresa comune sulle celle a combustibile e l’idrogeno della Commissione europea. Il Politecnico di Torino è coinvolto in attività sperimentali e modellistiche nel settore dei processi e delle tecnologie elettrochimiche e termochimiche con particolare attenzione all’idrogeno e alle celle a combustibile (dagli esperimenti di laboratorio ai sistemi dimostrativi completi) compreso il bilanciamento degli impianti. Il Politecnico di Torino ha diversi laboratori sul tema, nel Dipartimento di Energia (DENERG), nel Centro Energetico, nel Dipartimento di Scienze e Tecnologie Applicate (DISAT), nel CO2 Circle Lab, nel Laboratorio CLASS. Il personale del Politecnico di Torino è membro dei gruppi RC&S (sia IEC che ISO) e dell’IPHE.

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SAPIENZA

Il gruppo Sistemi Energetici del DIMA ha attualmente in corso diverse azioni nel settore idrogeno. A livello di sistema, si occupa di studi tecnico/economico/progettuali su sistemi industriali (acciaierie, produzione elettrica), produzione H2 e mobilità (attività finanziate nel settore ferroviario e della propulsione marina). A livello di laboratorio, da diversi anni è in funzione un laboratorio di fuel cells che opera con celle a metanolo e idrogeno, nella realizzazione di membrane innovative con ossido di grafene, nella valutazione delle prestazioni delle celle PEM (anche reversibili) e nel loro processo di invecchiamento. A partire dal 2020 è iniziata una attività sulla produzione di combustibili alternativi ad alto contenuto di idrogeno a partire dai reflui delle acciaierie ed è attualmente in fase di acquisto un sistema elettrolizzatore/storage/Fuel cell in parallelo a batterie per lo studio di ‘Hydrogen-based smart-grids’.
Dall’A.A. 21/22 si avvierà un corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica dal titolo ‘Tecnologie dell’Idrogeno e dello Storage Elettrochimico’ (6CFU).

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UNIVERSITA DI MODENA E REGGIO EMILIA

Tecniche innovative (e.g., stampa 3D, stampa a getto d’inchiostro) per la produzione di strati attivi per celle a combustibile.

-Formulazione di inchiostri contenenti catalizzatori e ionomero. Ottimizzazione di stabilità e reologia

-Studio di tecniche di produzione industriale di piatti bipolari grafitici

-Produzione di elettrolizzatori

-Produzione di H2 da biomasse senza produzione di CO2.

-Modellazione di elettrolizzatori e celle a combustibile mediante CFD

-Studio di modelli economici per l’introduzione di celle a combustibile sul mercato

-Aspetti normativi sull’uso di H2

-Sistemi di controllo e raffreddamento di celle ed elettrolizzatori

-Studio LCA di sistemi PEMFC

-Sistemi eco-friendly per la produzione di H2

-Produzione di H2 da processi termo-chimici innovativi

-BOP per PEMFC

-Materiali per H2 e fuel cells

-Progetti europei Mama-Mea e FCHGo

-Progetto regionale su BOP

-Far di ateneo su manufacturing di Mea e BP

-Applicazioni portuali di H2

 

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UNIVERSITA DI TORINO

Con circa 120 sedi dislocate su sette poli principali, una ricerca scientifica di alto livello e una didattica all’avanguardia, l’Università di Torino si colloca come una tra le più prestigiose realtà accademiche nel panorama universitario italiano.

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