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Category Archives: Notizie Internazionali

Frans Timmermans: L’idrogeno, un’area in cui l’Europa è ancora in testa

Comunicato stampa FCH KJU – Stakeholder Forum – 21 Novembre 2019

L’idrogeno è pronto a creare un’economia a emissioni zero, conferma lo Stakeholder Forum organizzato da FCH JU

“La transizione verso l’energia verde non è un’opzione, ma una necessità. Vedo un ruolo chiave per l’idrogeno pulito … è un’area in cui l’Europa è ancora in testa. Perché non estendere il vantaggio su qualcosa che potrebbe essere una delle soluzioni più importanti per l’energia pulita? ‘ ha dichiarato Frans Timmermans, Vicepresidente della Commissione europea, nella sessione di apertura dello Stakeholder Forum FCH JU, il 21 novembre a Bruxelles.

“La cosa più importante è trovare il modo di ottenere successi relativamente rapidi per dimostrare alle persone che questa soluzione funziona” ha continuato Timmermans “, rivolgendosi al forum che riunisce esperti di energia e clima, e gli stakeholder dell’industria, della ricerca, delle istituzioni dell’UE e degli enti locali e regionali.

L’idrogeno è una componente essenziale della transizione energetica dell’Europa e per gli sforzi per ridurre le emissioni di carbonio e contrastare i cambiamenti climatici. Si prevede pertanto che svolgerà un ruolo importante a livello europeo nel Green Deal della Commissione. Il settore FCH è anche una fonte preziosa di posti di lavoro futuri e crescita in un’economia verde.

Le discussioni tra i 500 partecipanti e più al Forum si sono concentrate su come affrontare i rimanenti ostacoli al spiegamento, l’importanza di promuovere una cultura dell’innovazione per l’attivazione di nuovi mercati e dell’impatto di sinergie e dello scaling up sulla crescita e l’occupazione.

I delegati hanno esplorato gli ultimi sviluppi del settore, mostrando come l’Europa sta capitalizzando i nuovi sviluppi del settore FCH e procedendo verso un’economia a emissioni zero.
I relatori delle quattro sessioni hanno riflettuto sugli ultimi successi della FCH JU e sui modi per rafforzare le relazioni tra soggetti privati ​​e pubblici in questo settore in crescita rapida. Hanno sottolineato la necessità di potenziare e migliorare la regolamentazione, nonché rafforzare il sostegno pubblico e le sinergie tra i finanziamenti.

Bart Biebuyck, direttore esecutivo di FCH JU, ha sottolineato i risultati del programma:

“Entro la fine dell’anno, FCH-JU avrà sostenuto 263 progetti per un investimento pubblico-privato combinato di 2 miliardi di euro”. In questi progetti, per ogni euro di denaro pubblico il settore privato ha ugualmente investito un euro. In Horizon 2020,  i partner privati ​​hanno investito 4 volte di più di quanto inizialmente richiesto. Ciò dimostra l’enorme volontà del settore di investire”

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Il Thailand botanical garden va a idrogeno con Enapter

ll giardino botanico in questione è un centro di ricerca scientifica e attrazione situato nella provincia di Chonburi in Tailandia.
Il giardino di 600 acri intende utilizzare l’idrogeno come soluzione di accumulo di energia per dimostrare che è indipendente dalla rete locale e dai combustibili fossili.

Nongnooch Tropical Botanical Garden sta lavorando in collaborazione con Enapter, produttore di elettrolizzatori a idrogeno, nel tentativo di “salvare il futuro e fornire schemi e conoscenze” per “spingere verso un’energia a zero emissioni”.

Kampon Tansacha, il proprietario del giardino, ha condiviso il suo impegno per la tecnologia dell’idrogeno ospitando l’8 ottobre un seminario, nell’ambito della conferenza sulla tecnologia dell’idrogeno “The Big Thing” promossa da Enapter.

Il workshop pratico, organizzato da Enapter, ha dimostrato come costruire un’intera microgrid funzionante a energia solare e utilizzando un accumulo di energia a base di idrogeno. Il seminario ha accolto i partecipanti da tutto il mondo che hanno imparato a costruire un sistema di energia a idrogeno. Hanno raggiunto una comprensione comune di come utilizzare l’idrogeno come fonte di energia alternativa più sicura e più pulita e hanno costruito il sistema di energia solare-idrogeno che è stato presentato nel giardino di Nongnooch.

“Questo giardino unico e gli ideali sui quali si basa la sua conservazione ci offrono l’ambiente ideale per illustrare il sistema Enapter”, ha affermato Sebastian-Justus Schmidt, Presidente di Enapter.

“Crediamo che l’idrogeno sia una soluzione per sostituire i combustibili fossili e abbia grandi implicazioni sia per il futuro dell’energia che per la conservazione del nostro pianeta. Siamo orgogliosi di essere in grado di fornire una dimostrazione pratica di ciò a tutti coloro che hanno partecipato al seminario ”. Il famoso giardino botanico tropicale Nongnooch, costruito da Tansacha, è noto per il suo centro di ricerca sulle piante da seme preistoriche ed è stato creato con il chiaro intento di preservare fiori e piante tropicali.

Ricordiamo che Enapter ha da poco aperto a Pisa uno stabilimento di produzione seriale di elettrolizzatori modulari per la produzione di idrogeno che permetterà  di ridurre i costi del 20% e aumenta la capacità di produzione di otto volte per una generazione di idrogeno più economica.

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L’Australia punta all’esportazione di idrogeno verde

L’Australia Meridionale ha delineato un piano per sviluppare un’economia dell’idrogeno rinnovabile al 100%, affermando che le sue enormi risorse rinnovabili, eolico e solari principalmente, rendono il paese  in grado di produrre, consumare ed esportare grandi quantità di idrogeno verde al 100%.

Il piano è stato presentato in occasione di una conferenza internazionale sull’idrogeno ad Adelaide, in uno stato che attualmente copre il 50% del proprio fabbisogno di energia elettrica da rinnovabili e che è sulla buona strada per raggiungere il 100% prima del 2030 e andare oltre cominciando a esportare.

A gennaio, il partito laburista australiano ha rivelato il suo piano nazionale per l’idrogeno da 1,14 miliardi di dollari per rendere l’Australia un leader mondiale nella fiorente industria dell’idrogeno – aumentando l’occupazione, le esportazioni, la sicurezza del carburante e riducendo l’inquinamento nei settori dell’energia, dei trasporti e industriale.

Nel settembre 2019, il governo dell’Australia ha collaborato con l’industria per lanciare l’Hydrogen Action Plan del Sud Australia che descrive cinque azioni strategiche chiave per raggiungere l’obiettivo di aumentare la produzione di idrogeno rinnovabile per l’esportazione e il consumo interno:

  1. Facilitare gli investimenti nelle infrastrutture dell’idrogeno
  2. Stabilire un quadro normativo di livello mondiale
  3. Rafforzare le relazioni commerciali e le capacità di offerta
  4. Promuovere l’innovazione e lo sviluppo delle competenze della forza lavoro.
  5. Integrare l’idrogeno nel sistema energetico.

 

Scarica il piano d’azione sull’idrogeno dell’Australia meridionale

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In Scozia, la prima distilleria a idrogeno

Una distilleria di gin sulle isole di Orkney, in Scozia, ha ricevuto 150.000 sterline di finanziamento dal governo del Regno Unito per convertire il suo processo e utilizzare idrogeno verde, prodotto dall’energia eolica e delle maree, per fornire il calore necessario durante il processo di distillazione.

Il progetto HySpirits vuole dimostrare che l’idrogeno è il combustibile alternativo a quelli fossili per i processi industriali ad alta intensità energetica, come le distillerie. L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di circa 86 tonnellate di CO2 annue, l’equivalente di quanto prodotto da 10 abitazioni o da 18 automobili nello stesso periodo. HySpirits potrebbe fare da apripista per l’intero settore britannico della produzione di alcolici: circa 350 le aziende produttrici di gin su suolo britannico e oltre 2.200 gli stabilimenti di produzione di birra che potrebbero introdurre il procedimento a base d’idrogeno per alimentare i propri impianti.

Il gas sarà prodotto dal progetto Surf and Turf del Centro europeo per l’energia marina, che combina una turbina eolica da 900 kW e prototipi di generatori di maree per alimentare un elettrolizzatore a Eday, nelle Orcadi.

Il finanziamento fa parte di un investimento del governo UK di £ 390 milioni si sterline (430 milioni di euro) annunciato a fine agosto per incentivare l’industria a ridurre le emissioni.

Un’altra iniziativa ad esempio è il progetto Dolphyn in fase di sviluppo da Environmental Resources Management (ERM). Prevede di installare elettrolizzatori direttamente su turbine eoliche galleggianti, producendo l’idrogeno in mare aperto prima di trasportarlo per l’uso a terra.

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Hydrogenious e il sistema di trasporto di idrogeno organico liquido

Hydrogenious LOHC Technologies GmbH, Frames Group B.V. e MAN Energy Solutions SE hanno stretto una collaborazione per costruire sistemi di stoccaggio dell’idrogeno su larga scala basati sull’innovativa tecnologia LOHC (Liquid Organic Hydrogen Carrier).

L’idrogeno offre la grande opportunità di decarbonizzare tutti i settori dell’energia, da quello dei trasporti a quello industriale e quindi sono necessarie grandi quantità e una prosuzione su larga scala. Tuttavia, l’idrogeno essendo un gas, ha una densità di energia in volume bassa e per questo viene pressurizzato oppure liquefatto.

La tecnologia Liquid Organic Hydrogen Carrier (LOHC) sviluppata da Hydrogenious LOHC Technologies offre una soluzione differente per lo stoccaggio e la distribuzione di idrogeno su larga scala.

L’accrodo stipultao da Hydrogenious LOHC Technologies, Frames Group BV e MAN Energy Solutions è incentrato sullo sviluppo su scala globale di impianti di idrogenazione di grandi dimensioni per immagazzinare idrogeno nel materiale LOHC. Come primo passo, i partner hanno sviluppato sistemi che trattano da 5 a 12 tonnellate di idrogeno al giorno.

ll nuovo partenariato vuole contribuire alla creazione di una rete di trasporto semplice ed efficiente per l’energia verde a livello europeo e globale, sfruttando l’infrastruttura esistente per i carburanti convenzionali, che rende possibile l’importazione e il trasporto di grandi quantità di idrogeno verde, ad esempio dai parchi eolici scandinavi all’Europa centrale.

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Da Firenze la turbina 100% idrogeno

La turbina a gas alimentata al 100% da idrogeno è stata fino ad ora solo un miraggio, ma lo sviluppo di questa tecnologia ha guadagnato slancio da quando l’attenzione si è spostata sui carburanti alternativi.

Baker Hughes GE (BHGE) ha firmato un accordo con H2U, che sviluppa l’infrastruttura idrogeno in Australia, per modificare la turbina a gas NovaLT affinchè operi esclusivamente a idrogeno in una centrale elettrica a idrogeno verde a Port Lincoln, in Australia.

Ha dichiarato il CEO di H2U Attilio Pigneri.  “Il design del combustore anulare e la configurazione a doppio albero consentiranno all’unità di fornire capacità di avviamento pur operando al 100% di idrogeno.”

H2U sta costruendo un elettrolizzatore e un impianto per la produzione sostenibile di ammoniaca vicino a Port Lincoln. Il progetto Port Lincoln comprende un elettrolizzatore da 15 MW, un impianto di produzione di ammoniaca, una turbina a gas da 10 MW alimentata a idrogeno e una cella a combustibile a idrogeno da 5 MW. Questo lo renderò uno dei primi impianti commerciali a produrre ammoniaca verde priva di anidride carbonica che può essere utilizzata ad esempio come fertilizzante industriale per gli agricoltori.

Parte dell’idrogeno può essere utilizzato per la potenza di picco in presenza di condizioni di mercato favorevoli o di potenza in caso di interruzione della rete. L’impianto può utilizzare la rete elettrica, l’energia solare in loco o l’elettricità prodotta da idrogeno secondo le necessità.

In assenza di infrastrutture di gasdotti nelle vicinanze, le turbine a idrogeno erano l’opzione migliore.

La costruzione di Power Lincoln inizierà nel 2020 con la messa in servizio e il funzionamento commerciale previsto per la fine del 2020 o l’inizio del 2021.

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The Future of Hydrogen – IEA Report

È giunto il momento di sfruttare il potenziale dell’idrogeno per un futuro energetico pulito e sicuro.

Su richiesta del governo del Giappone, alla presidenza del G20, l’International Energy Agency (IEA) ha sviuluppato un report per analizzare lo stato attuale del settore idrogeno e dare indicazioni sul suo sviluppo futuro. Il Report rileva che l’idrogeno pulito sta vivendo un momento politico e imprenditoriale senza precedenti, con il rapido aumento del numero di iniziative politiche e progetti in tutto il mondo. Questo è il momento giusto per incrementare la produzione di tecnologie e abbattere i costi per consentire all’idrogeno di diventare ampiamente utilizzato.

La IEA ha identificato quattro opportunità su un orizzonte temporale breve per dare una spinta al settore idrogeno nel suo percorso verso un utilizzo pulito e diffuso.

  1. Fare degli hub industriali i centri nevralgici per incrementare l’uso di idrogeno pulito;
  2. Sfruttare l’infrastruttura esistente, ad esempio i milioni di chilometri di gasdotti.
  3. Diffondere l’idrogeno nei trasporti attraverso il dispiegamento di flotte di auto, bus e camion per il trasporto di merci e passeggeri, sui corridoi principali;
  4. Il commercio internazionale di idrogeno deve iniziare al più presto per avere un impatto considerevole sul sistema energetico globale.

 

La cooperazione internazionale è fondamentale per accelerare lo sviluppo dell’idrogeno pulito in tutto il mondo. Se i governi lavoreranno per incrementare l’utilizzo di idrogeno in modo coordinato, ciò può stimolare gli investimenti in aziende e infrastrutture che porteranno a una riduzione di costi e consentiranno la condivisione delle conoscenze e delle migliori pratiche.

Il report integrale è scaricabile dal sito della IEA al seguente link:

The Future of Hydrogen

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Nuovo studio sul potenziale dei treni idrogeno in Europa

Bruxelles, 17 maggio 2019

Un nuovo studio commissionato dal Fuell Cell and Hydrogen Joint Undertaking (FCH JU) e Shift2Rail Joint Undertaking (S2R JU) analizza le opportunità di una più ampia introduzione delle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno all’interno del mercato ferroviario europeo. Lo studio mostra un significativo potenziale di mercato per le tecnologie FCH nell’ambiente ferroviario. La tecnologia fornisce una soluzione flessibile, a zero emissioni e potenzialmente competitiva in termini di costi, evidenziando business case positivi per la sostituzione di treni diesel in determinati contesti.

Lo studio descrive lo stato dell’arte, propone una serie di business case e dieci casi studio specifici, indaga il potenziale di mercato e le principali barriere all’utilizzo delle tecnologie FCH in diverse applicazioni ferroviarie.

Bart Biebuyck,  Direttore esecutivo di FCH JU afferma:

“L’idrogeno è una delle migliori tecnologie per decarbonizzare il settore dei trasporti, offrendo un’alternativa interessante per molte città e regioni che lottano per ridurre l’inquinamento atmosferico. Diverse regioni in Europa hanno mostrato interesse per il potenziale delle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno per i treni, in particolare laddove altre alternative di elettrificazione per raggiungere gli obiettivi a emissioni zero si sono rivelate impraticabili dal punto di vista tecnico ed anche economico “

Carlo Borghini, Direttore esecutivo della JU S2R, commenta:

“L’analisi rileva che le attività globali di sviluppo del mercato dei treni FCH sono attualmente concentrate in Europa. Ciò è incoraggiante poiché pone l’Europa in prima linea nella tecnologia dei treni a celle a combustibile, che costituisce un potenziale significativo per l’industria europea legata ai sistemi idrogeno. La trasformazione del sistema ferroviario avviata con l’istituzione del programma Shift2Rail, guidata dalla sostenibilità, dalla digitalizzazione e dall’automazione, crea nuove opportunità di mercato per la competitività dell’industria ferroviaria a livello globale “.

I treni a idrogeno sono dotati di celle a combustibile che generano elettricità dalla combinazione di idrogeno e ossigeno, un processo che produce  acqua come uniche emissioni. Sono un’alternativa più silenziosa e verde al diesel su linee ferroviarie non elettrificate.
L’analisi di dieci casi studio selezionati in tutta Europa ha rivelato casi  interessanti e potenziali condizioni al contorno per le tecnologie FCH nell’ambiente ferroviario. Infine, sono stati identificati diversi ostacoli che devono essere superati per sbloccarne il pieno potenziale. Tre temi di ricerca e innovazione mirati sono stati proposti come strumenti per affrontare il più importante di questi ostacoli.

Roland Berger, per conto di FCH JU e S2R JU, ha condotto questo studio.

Scarica lo studio: FINAL REPORT: Study on the use of fuel cells and hydrogen in the railway environment

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La valorizzazione della CO2 attraverso l’idrogeno: i progetti in Francia

La metanazione; una combinazione di idrogeno e anidride carbonica per ottenere metano sintetico. Si tratta di utilizzare l’anidride carbonica che, invece di essere rilasciata nell’atmosfera, sarebbe utilizzata per produrre metano sintetico in combinazione con l’idrogeno prodotto con energia elettrica da fonti rinnovabili. Il metano così prodotto può essere iniettato nelle reti del gas o nelle stazioni di rifornimento per i veicoli a combustibili alternativi.

Attualmente ci sono due progetti complementari in Francia: METHYCENTRE in Indre-et-Loire e HYCAUNAIS in Yonne. Entrambi sono gestiti da Storengy, una filiale del gruppo ENGIE.

METHYCENTRE

Si tratta di un progetto power-to-gas che integra digestione anaerobica, elettrolisi e metanazione ed è ospitato in un deposito sotterraneo di gas, di proprietà di Storengy, e situato a Céré-la-Ronde.

I rifiuti delle vicine fattorie costituscono la materia prima per il sistema biogas dal quale si ottiene un gas composto per il 55% da biometano (CH4) e il 45% da anidride carbonica (CO2). Il gas viene iniettato nella rete, mentre la CO2 viene catturata e combinato con idrogeno, prodotto con un elettrolizzatore di tipo PEM fornito da Areva H2 GEN e che utilizza elettricità da turbine eoliche e pannelli fotovoltaici. L’idrogeno in parte sarò stoccato e utilizzato direttamente per la mobilità, in parte verrà combinato nel processo di metanazione per produrre metano e acqua (H2O).  Esistono due principali tecnologie per la metanazione: catalitica e biologica; quella catalitica verrà utilizzata nell’ambito del progetto Methycentre. Il gas di sintesi verrà utilizzato sia per applicazioni stazionarie che per la mobilità.

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Hyundai e H2Energy insieme per una spinta alla mobilità idrogeno in Europa

Hyundai e H2 Energy hanno firmato un accordo per dar vita alla Joint Venture “Hyundai Hydrogen Mobility”, per assumere un ruolo guida nel fiorente ecosistema della mobilità a idrogeno in Europa.

L’accordo prevede che tra il 2019 e il 2025 Hyundai consegnerà 1.600 veicoli elettrici a celle a combustibile alla JV Hyundai Hydrogen Mobility. La Joint Venture a sua volta noleggerà un’ampia parte della flotta all’Associazione Svizzera H2, che comprende i principali operatori delle stazioni di rifornimento, società di trasporto e logistica e altri attori del settore impegnati nella promozione della mobilità a idrogeno in Svizzera. Oltre alla Svizzera, la Joint Venture espanderà ulteriormente la propria presenza sul mercato in altri Paesi europei.

Hyundai Hydrogen Mobility prevede inoltre di entrare nel mercato dell’idrogeno attraverso una società controllata che produce e fornisce idrogeno in Svizzera, con prospettive di ingresso in altre nazioni dell’Europa.

Con la costituzione di Hyundai Hydrogen Mobility, Hyundai sbarca in Svizzera dove si prevede una crescita della domanda di mezzi pesanti a celle a combustibile vista l’introduzione di una gravosa tassa di circolazione per i camion diesel, che incentiva gli operatori di flotte a scegliere veicoli a zero emissioni.

Sul lungo periodo Hyundai intende acquisire una posizione leader nel mercato dei veicoli commerciali elettrici a celle a combustibile, nell’ambito della sua visione sempre più orientata alla mobilità sostenibile.

Con questo accordo Hyundai rafforza ulteriormente le sue attività nell’ecosistema dell’idrogeno, in Svizzera e non solo. La Joint Venture ci consentirà di fare il primo passo per entrare con successo nel più ampio mercato europeo dei mezzi pesanti a celle a combustibile. Sfruttando il potenziale successo della commercializzazione di camion a celle a combustibile per la prima volta nel mondo, Hyundai – grazie al suo know-how sulla tecnologia a idrogeno – continuerà a rafforzare il suo ruolo di casa automobilistica globale innovativa e impegnata a livello ambientale.

In Cheol Lee Executive Vice President e Head of Commercial Vehicle Division di Hyundai Motor

H2 Energy è una società specializzata nell’ottimizzazione dell’ecosistema dell’idrogeno in Svizzera, che comprende i principali operatori delle stazioni di rifornimento, società di trasporto e logistica e altri attori del settore. L’azienda offre anche consulenza e soluzioni tecniche avvalendosi delle proprie competenze ingegneristiche, di un’ampia infrastruttura, di una solida presenza sul mercato e di strette connessioni con le realtà del settore.

 

Ancora una volta Hyundai si è dimostrata all’altezza del suo ruolo di leader mondiale nella tecnologia dell’idrogeno, che punta a dare slancio alla mobilità sostenibile per i mezzi pesanti, in Europa e non solo. Siamo molto orgogliosi di partecipare attivamente a questo progetto pionieristico. Oltre a sostenere il business dei camion a celle a combustibile, H2 Energy punterà a creare un ecosistema correlato in grado di essere flessibile e di far funzionare al meglio questi mezzi.

Rolf Huber Presidente di H2 Energy

Dopo essersi adoperata per soddisfare la domanda in Europa, Hyundai lancerà le sue attività relative ai mezzi pesanti a celle a combustibile anche in altri Paesi del mondo, compresi gli Stati Uniti e il mercato interno in Corea.

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