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Category Archives: Eventi

Idrogeno EverywH2ere, come, dove quando?

L’idrogeno protagonista della Pre-COP26 di Milano grazie a “Idrogeno EverywH2ere, come, dove quando? l’evento di H2IT, EVERYWH2ERE e Assolombarda. Presentati grandi progetti integrati di aziende italiane e le tecnologie delle celle a combustibile sviluppate nell’ambito dell’iniziativa europea EVERYWH2ERE

Cascina Centro Parco Nord, a Sesto San Giovanni (MI), ha ospitato l’incontro tra le aziende e i centri tecnologici che partecipano al progetto EVERYWH2ERE e tante eccellenze italiane, da CNH Industrial a Saipem, FNM e SNAM.

Milano, 1 ottobre 2021 – 3,2 miliardi di euro stanziati nel PNRR per la filiera idrogeno, un giro d’affari che entro il 2050 potrebbe avere un impatto di 40 miliardi di euro sul Pil e creare ben 500mila nuovi posti di lavoro. L’idrogeno è il vettore ritenuto cruciale per la transizione energetica non solo dall’Unione Europea ma anche dall’Italia. E proprio in questi giorni, l’idrogeno è tra i protagonisti della Pre-COP26, una serie di eventi sul futuro sostenibile che fanno di Milano, dal 30 settembre al 2 ottobre, la capitale mondiale della transizione ecologica, in vista della grande Conferenza delle Nazione Unite sui cambiamenti climatici di Glasgow.

Oggi lo sviluppo di una filiera dell’idrogeno assume un valore particolarmente significativo, in quanto il territorio possiede le competenze tecnologiche lungo l’intera catena del valore. Infatti, il panorama imprenditoriale risulta composto non solo da grandi player ma anche da PMI altamente specializzate che potranno intraprendere un percorso di sviluppo delle tecnologie da impiegare lungo l’intera filiera dell’idrogeno.

“Ora è fondamentale identificare gli spazi entro cui l’industria potrà pianificare i propri investimenti per accrescere il valore del comparto industriale nazionale e locale, partecipando al percorso di decarbonizzazioneha dichiarato Alberto Dossi, Presidente di H2IT e Vicepresidente di Assolombarda con delega alla Transizione Ecologica -. Il nostro obiettivo è quello di lavorare insieme per sviluppare un mercato dell’idrogeno che crei l’opportunità di decarbonizzare diversi settori. In questa direzione, stiamo già lavorando, a livello nazionale, per unire in un unico contenitore gli operatori del settore e gli enti di riferimento e, a livello locale, per coinvolgere tutti gli attori del territorio. Così potremo costruire una rete di sinergie sul tema idrogeno e portare il più possibile le imprese a cogliere le opportunità di sviluppo connesse a questa importante trasformazione”.

Ma quali sono realmente le potenzialità dell’H2? Come funziona e che futuro avrà? Quali sono i progetti italiani in via di realizzazione? A queste e a tante altre domande ha risposto l’incontro di ieri dal titolo Idrogeno everywH2ere – Come, dove, quando?, organizzato da H2IT – Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile, Assolombarda e dal progetto europeo EVERYWH2ERE e parte del palinsesto degli eventi approvati dal Ministero della Transizione Ecologica nell’ambito della Pre-COP26.

L’incontro, avvenuto a Cascina Centro Parco Nord a Sesto San Giovanni (MI), è stato un’occasione unica di confronto e presentazione delle tecnologie a idrogeno. Tante le aziende intervenute. Come ad esempio RINA, Friem, Genport, Linde, ed Environment Park e IREN che hanno sviluppato i generatori a celle a combustibile pensati per alimentare eventi a zero emissioni nell’ambito di EVERYWH2ERE, il progetto europeo che installerà 8 gruppi elettrogeni “plug and play” con celle a combustibile di tipo PEM (4 da 25 kW e 4 da 100 kW) nelle città Europee.

“Lo scopo del progetto EU EVERYWH2ERE è di portare l’idrogeno nel cuore delle città europee, promuovendo il suo utilizzo per la generazione di energia elettrica in cantieri, eventi, festival musicali. ha dichiarato Stefano Barberis, coordinatore del progetto di RINA nell’ambito di EVERYWH2ERE. Attraverso i suoi generatori temporanei equipaggiati a Fuel Cell infatti, EVERYWH2ERE punta a dimostrare come le fuel cell possono essere un’alternativa credibile, sicura e a zero emission ai tradizionali generatori diesel. L’obiettivo di EVERYWH2ERE è quello di portare quindi i propri generatori, che abbiamo avuto modo di mostrare durante l’evento, nelle piazze e strade europee, anche aumentando la consapevolezza della cittadinanza sulle potenzialità dell’idrogeno”.

Anche FNM, SNAM, Saipem e CNH Industrial hanno partecipato, presentando i loro migliori progetti sull’idrogeno con un focus su tutti i temi più rilevanti per la filiera. Per FNM, l’evento è stato la cornice ideale in cui presentare “H2iseO Hydrogen Valley”, un progetto iconico, realizzato congiuntamente con Trenord, che mira a decarbonizzare i servizi di trasporto pubblico e a supportare la transizione verso sistemi di trasporto più sostenibili. SNAM ha poi presentato le sperimentazioni in corso per verificare l’adeguatezza dell’infrastruttura gas per il trasporto dell’idrogeno, approfondendo gli investimenti sulle tecnologie e la spinta che la società sta cercando di imprimere per la creazione di una nuova filiera, oltre a mostrare i primi progetti applicativi specialmente nell’ambito della mobilità sostenibile. Durante il proprio intervento, SAIPEM, ha presentato le proprie tecnologie sull’idrogeno, frutto di oltre 60 anni di esperienza nel settore. È impegnata in due progetti: la produzione di energie rinnovabili e idrogeno verde al largo di Ravenna con il progetto Agnes e la creazione di una Hydrogen Valley in Puglia. Saipem ha anche presentato SUISO, una soluzione tecnologica per la produzione offshore di idrogeno verde e la riconversione di piattaforme oil&gas. Ha chiuso questa sessione IVECO e FPT Industrial, parte di CNH Industrial, hanno sottolineato l’importanza del gas naturale, fattore abilitante per lo sviluppo dell’ecosistema della mobilità ad idrogeno e dell’implementazione di una rete capillare di infrastrutture di ricarica compatibile con gli usi per la logistica e il trasporto commerciale.

H2IT, che di recente ha tagliato il traguardo degli oltre 90 soci, quasi triplicati dal 2019 a oggi, ha sottolineato l’importanza di un quadro legislativo certo e semplificato e un piano di investimenti a lungo termine per sviluppare le infrastrutture e finanziare la ricerca e l’innovazione. Tutti elementi che H2IT ha portato all’attenzione delle istituzioni già a gennaio con il report “Strumenti di Supporto al Settore Idrogeno. Priorità per lo sviluppo della filiera idrogeno in Italia”, i cui punti salienti sono stati presentati in un’audizione alla Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame del PNRR (Proposta di piano nazionale di ripresa e resilienza).

 Assolombarda, con la pubblicazione dello studio “Il futuro dell’Energia” (2019), ha definito e proposto una chiara visione del ruolo strategico che questo vettore può svolgere sia nel processo di decarbonizzazione che nel rafforzamento della posizione competitiva delle imprese. Oggi lo sviluppo di questa opportunità prosegue attraverso uno specifico Gruppo di Lavoro in Assolombarda specificamente dedicato e partecipato da imprese ed esperti scientifici.

Video dell’evento
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H2IT alla Camera dei Deputati: “L’idrogeno può essere la chiave per la transizione energetica e la competitività economica del Paese”

L’Associazione H2IT alla Camera dei Deputati: “L’idrogeno può essere la chiave per la transizione energetica e la competitività economica del Paese, ma occorre un piano strategico di ampio respiro e investire sull’idrogeno verde”

Il Presidente di H2IT Alberto Dossi e il Vicepresidente Luigi Crema sono intervenuti oggi alla “Commissione Attività Produttive, commercio, turismo” della Camera dei Deputati sottolineando le grandi opportunità di crescita della filiera e le barriere che la ostacolano

Milano, 12 maggio 2021 – La filiera italiana dell’idrogeno è in rapido sviluppo e, se supportata adeguatamente, può avere un impatto decisivo sia per la transizione energetica che per la competitività economica del Paese. Questo il messaggio chiave che H2IT – Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile, ha voluto inviare alle istituzioni in occasione dell’audizione odierna della Commissione Attività Produttive, commercio, turismo della Camera dei Deputati in merito alla proposta sul “Piano nazionale di ripresa e resilienza” (PNRR).

Per la seconda volta dopo l’intervento dello scorso 2 febbraio, l’Associazione – che ha recentemente tagliato il traguardo dei 70 soci, quasi triplicati dal 2019 a oggi – è stata chiamata a intervenire in Parlamento su un tema di importanza strategica per l’economia nazionale. Durante l’audizione, il Presidente di H2IT, Alberto Dossi, ha sottolineato il cambiamento di prospettiva che l’Unione Europea ha impresso negli ultimi anni sul fronte della decarbonizzazione e della transizione ecologica e le grandi opportunità che ne derivano. In questa cornice l’idrogeno rappresenta il vettore chiave per raggiungere gli obiettivi posti; una strada già tracciata, che l’Italia deve avere il coraggio di perseguire. Infatti, il settore idrogeno è complesso e necessita di un piano strategico chiaro, di ampio respiro e che non subisca battute d’arresto o inversioni di marcia, ma che proceda gradualmente con azioni sul breve, medio e lungo periodo, soprattutto per quanto riguarda il ruolo futuro dell’idrogeno verde. Non farlo causerebbe rischiosi rallentamenti o deviazioni che potrebbero escludere l’Italia dalle principali iniziative europee e internazionali.

Ci sono comunque segnali positivi, che arrivano proprio dal PNRR. Gli investimenti previsti al suo interno mirano ad avviare la graduale decarbonizzazione dell’industria pesante, a sviluppare una rete di stazioni di rifornimento sui corridoi strategici, a supportare lo sviluppo di hydrogen valleys, ad incentivare la produzione di idrogeno verde e a potenziare la ricerca. Come ricordato da Dossi, l’Italia è inoltre impegnata nella partecipazione ai grandi progetti di comune interesse europeo sull’idrogeno che porteranno una spinta all’innovazione e alla costruzione di una filiera industriale strategica europea.

Il percorso però, come ribadito nel suo intervento dal Vicepresidente di H2IT Luigi Crema, è ancora lungo. Riprendendo i concetti emersi dal report “Strumenti di supporto al settore idrogeno. Priorità per lo sviluppo della filiera idrogeno in Italia”, presentato da H2IT a inizio anno, Crema ha evidenziato gli elementi fondamentali su cui il Paese deve concentrarsi. Occorre accelerare la transizione verso l’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili; supportare progetti nazionali di grande scala, che sfruttino le competenze delle aziende italiane per competere poi a livello internazionale; costruire una rete infrastrutturale per la logistica e il trasporto dell’idrogeno, con un occhio di riguardo alle tematiche della distribuzione e dello stoccaggio; sviluppare infrastrutture per la mobilità a idrogeno, oggi quasi inesistenti (come le stazioni di servizio); incentivare la ricerca e lo sviluppo per generare ricavi e nuovi posti di lavoro. Le barriere che ostacolano la crescita della filiera non devono demotivare ma stimolare il sistema Paese ad adottare un approccio strategico per non perdere il treno dell’evoluzione energetica e tecnologica.

Le due partecipazioni ai cicli di audizioni della Camera dei Deputati non sono le uniche attività di sensibilizzazione delle Istituzioni sul tema idrogeno intraprese da H2IT. Già dal 2016 l’Associazione ha supportato i Ministeri competenti, nell’elaborazione del “Piano Nazionale per la Mobilità ad Idrogeno” aggiornato poi nel 2019. Ha poi collaborato nel 2018 con il Ministero dell’Interno per la stesura della “Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione di idrogeno per autotrazione” e realizzato nel 2019 il Position paper “Strategia Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile”. A gennaio 2021 H2IT ha presentato anche il report ricordato proprio durante l’audizione “Strumenti di Supporto al Settore Idrogeno. Priorità per lo sviluppo della filiera idrogeno in Italia”.

Oltre al dialogo con la politica, H2IT proseguirà il proprio impegno continuando con i tavoli di lavoro specifici e tecnici per analizzare gli ostacoli allo sviluppo del settore e supportando con iniziative mirate le PMI e le start-up in questa fase di apertura del mercato.

Per scaricare la memoria completa presentata durante l’audizione CLICCA QUI

Per scaricare la presentazione mostrata CLICCA QUI

 

Per scaricare il report di H2IT “Strumenti di supporto al settore idrogeno. Priorità per lo sviluppo della filiera idrogeno in Italia”, CLICCA QUI

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23 marzo – L’economia dell’idrogeno: occasione di rilancio e strumento per la transizione energetica in Italia.

Appuntamento il 23 marzo per l’evento digitale organizzato da H2IT – Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile e dal Clust-ER Greentech Energia e Sviluppo Sostenibile dell’Emilia-Romagna per analizzare il quadro tecnologico e normativo del settore idrogeno e presentare i migliori progetti delle aziende italiane

L’evento, suddiviso in due sessioni, si inserisce nella cornice della Green Revolution & Energy Transition Week, tra le iniziative delle Digital Green Weeks organizzate da ECOMONDO – ITALIAN EXHIBITION GROUP e Keyenergy

Gli eventi saranno disponibili sul portale KeyEnergy registrandosi a questo link.

oppure in diretta sulla Pagina LinkedIn di H2IT  oppure sul canale YouTube del  ClustER  Greentech. 

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H2IT pubblica il Report: “Strumenti di Supporto al Settore Idrogeno. Priorità per lo sviluppo della filiera idrogeno in Italia”

Milano, 19 gennaio 2021

Il 2020 è stato l’anno della svolta per le politiche ambientali europee. Complici anche l’emergenza sanitaria e l’attenzione dell’opinione pubblica alle tematiche green, l’UE ha varato una strategia che prevede di ridurre del 100% le emissioni di CO2 entro il 2050. In questo contesto, l’idrogeno si presenta come soluzione chiave, complementare con altre tecnologie, per la decarbonizzazione del sistema energetico.

L’idrogeno è un vettore energetico che non genera emissioni di CO2, inoltre se prodotto da fonti rinnovabili attraverso il processo di elettrolisi dell’acqua è privo di emissioni sia carboniche che inquinanti anche nella sua produzione. Può essere conservato per lungo tempo sia in forma gassosa che liquida e permette di utilizzare infrastrutture di trasporto e distribuzione già esistenti con costi di adeguamento sostenibili. Può essere usato in diverse tipologie di veicoli per la mobilità di merci e persone, come materia prima nelle industrie, come combustibile nei processi ad alta temperatura, può essere utilizzato nel settore industriale e residenziale in sostituzione ai combustibili fossili per la produzione di energia e calore, puro o in miscela col gas naturale, sia attraverso processi elettrochimici con celle a combustibile sia bruciandolo come un carburante tradizionale ottenendo una combustione a zero emissioni di CO2. Con un immagazzinamento che non presenta particolari problemi di sicurezza, offre quindi una soluzione per decarbonizzare i processi industriali e i settori energetici in cui la riduzione delle emissioni di carbonio è urgente e difficile da ottenere.

Ma come può l’elemento più piccolo e abbondante dell’universo osservabile essere davvero la chiave di volta verso un modello energetico sostenibile? H2IT – Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile, ha presentato oggi il report “Strumenti di supporto al settore idrogeno. Priorità per lo sviluppo della filiera idrogeno in Italia” in occasione dell’evento digitale Idrogeno: il futuro dell’energia è oggi.

Durante l’incontro, a cui hanno partecipato Alberto Dossi, Presidente di H2IT, Luigi Crema, Vicepresidente di H2IT,  la Prof.ssa Filomena Maggino, Consigliere del Presidente del Consiglio e Presidente della Cabina di regia Benessere Italia, e gli onorevoli Vanessa Cattoi (Lega) e Andrea Vallascas (M5S), e moderato da Marcello Baricco dell’Università di Torino, Istituzioni e protagonisti della filiera hanno dialogato sul potenziale del settore, delineando le priorità per una Strategia Nazionale dell’Idrogeno. Su tutti spiccano la necessità di un quadro legislativo certo e semplificato e un piano di investimenti a lungo termine per sviluppare le infrastrutture e finanziare la ricerca e l’innovazione.

L’Italia ha il potenziale per posizionarsi strategicamente in tutti i settori di riferimento della filiera idrogeno: produzione, logistica e trasporto, industria, mobilità, residenziale.  – ha dichiarato Alberto Dossi, Presidente di H2IT – Abbiamo grandi operatori e aziende determinanti nell’apertura del mercato, PMI e start-up innovative, centri di ricerca di rilevanza internazionale. Con questo report, realizzato coinvolgendo ben 67 organizzazioni attive nel settore, abbiamo voluto dare il nostro contributo allo sviluppo di un mercato che diventerà sempre più centrale nell’economia nazionale ed europea. Per vincere la sfida della decarbonizzazione è giunto il momento di elaborare una Strategia Nazionale dell’Idrogeno che realizzi un ampio piano di investimenti e riforme. H2IT, in quanto voce unica nel panorama italiano, è pronta a lavorare insieme alle istituzioni mettendo a disposizione tutte le competenze necessarie per favorire il processo decisionale.”

Luigi Crema, Vicepresidente di H2IT ha presentato il Report nato dalla collaborazione tra 48 player dell’industria, 12 centri di ricerca e 7 tra cluster e associazioni, il report presentato oggi contiene le raccomandazioni essenziali per creare le condizioni politiche e normative a sostegno del comparto in Italia. Uno studio dettagliato, che ha coinvolto l’intera filiera e portato all’elaborazione di 51 priorità d’azione e 66 policy, declinate in 7 diversi segmenti: produzione; trasporto, distribuzione e trattamento; stoccaggio; mobilità; usi energetici; usi industriali, residenziali e feedstock; supply chain e tematiche trasversali. A partire da queste, H2IT suggerisce alle istituzioni alcune priorità strategiche per abbattere le barriere allo sviluppo del settore idrogeno in Italia:

  1. Definire il ruolo strategico a lungo termine dell’idrogeno: è fondamentale tracciare una direzione chiara che indichi delle azioni puntuali e degli obiettivi definiti per supportare il settore e abilitare gli investimenti. Nella prima fase di sviluppo, per coprire i gap economici esistenti sarà necessario il supporto pubblico attraverso un sostegno dedicato e stabile nel lungo periodo.
  2. Sviluppare un quadro legislativo e tecnico-normativo chiaro: regole certe, semplificate a livello burocratico e armonizzate a livello internazionale consentirebbero alle aziende coinvolte nell’intera filiera di operare, su uno scenario europeo, in condizioni favorevoli anche per gli investimenti.
  3. Garantire la certificazione di idrogeno rinnovabile e a basse emissioni: un sistema di certificazione basato su Garanzie di Origine al fine di promuovere l’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni, in linea con le direttive europee.
  4. Supportare la ricerca, l’innovazione e la formazione: in questa fase di sviluppo, il ruolo dei centri di ricerca è primario, vanno quindi supportati con finanziamenti ad accessibilità semplificata per progetti dimostrativi o di ricerca specifici. L’evoluzione del settore richiederà anche figure professionali specializzate in un’ampia gamma di conoscenze tecniche che si possono creare investendo sull’educazione, dalle scuole superiori fino a quella universitaria per formare i futuri tecnici specializzati. Un’occasione imperdibile per un paese che vuole ripartire creando nuove opportunità d’occupazione.
  5. Sviluppare un’infrastruttura di rifornimento per la mobilità: la costruzione di una rete di stazioni di rifornimento per veicoli idrogeno è la soluzione migliore per permettere la circolazione di mezzi a celle a combustibile sia per il trasporto leggero che per quello pesante su gomma, ma anche dedicate al trasporto ferroviario e ai mezzi negli hub logistici, come porti e aeroporti.
  6. Incoraggiare la collaborazione strategica tra progetti di Hydrogen Valleys: è prioritario individuare i nuclei iniziali per lo sviluppo sinergico di più usi finali e sviluppare diverse applicazioni al fine di favorire la crescita della domanda, lo scale-up delle tecnologie e di conseguenza ridurre i costi.
  7. Sensibilizzare e informare l’opinione pubblica: lo sviluppo della filiera deve essere accompagnato da campagne informative e progetti educativi sulle tecnologie dell’idrogeno e sulle procedure di sicurezza applicate.

 

Istituzioni e protagonisti della filiera hanno dialogato sul potenziale del settore, delineando le priorità per una Strategia Nazionale dell’Idrogeno. Su tutti spiccano la necessità di un quadro legislativo certo e semplificato e un piano di investimenti a lungo termine per sviluppare le infrastrutture e finanziare la ricerca e l’innovazione. 

Ai seguenti link è possibile scaricare il report completo, la Presentazione mostrata durante l’evento

Report: “Strumenti di Supporto al Settore Idrogeno. Priorità per lo sviluppo della filiera idrogeno in Italia”

H2IT_REPORT_Priorità per lo sviluppo della filiera idrogeno in Italia 19gen21

Discorso Dossi_evento 19 gennaio

Saluti Vice Ministro allo Sviluppo Economico Stefano Buffagni

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Hydrogen Business for Climate CONNECT VIRTUAL- Conferences and brokerage event

FAST,  in qualità di partner di Enterprise Europe Network ed Associata H2IT, co-organizza due giornate di conferenze e incontri one-to-one virtuali sul tema dell’idrogeno. L’evento è rivolto a PMI, centri di ricerca, investitori, istituzioni allo scopo di promuovere la collaborazione e accelerare l’emergere di un’Europa a idrogeno.

Programma dell’evento:

mercoledì 13 gennaio 2021
10:30 – 12:00 : Roundtable #1 : Structuring public and private ecosystems
13:00 – 17:00 : B2B meetings
17:00 – 18:00 : Broadcast: The H2 revolution

giovedì 14 gennaio 2021
10:30 – 12:00 : Roundtable #2 France-Germany: booster of the Europe of Hydrogen?

Tutte le conferenze sono disponibili in inglese e francese

Per partecipare al brokerage event è necessario registrarsi al link: https://h2-bfc-connect.pvf.b2match.io/ entro il 12 gennaio 2021, indicando come support office Muriel Geroli-FAST.

Il costo di partecipazione al brokerage event è di 100 euro

La partecipazione alle conferenze è gratuita

Per maggiori informazioni: simpler@fast.mi.it; 02.77790314

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Il futuro dell’idrogeno in Italia – 4 novembre – Key Energy – Ecomondo

H2IT in collaborazione con ENEA

Il workshop tratta i temi rilevanti nel contesto dello sviluppo del settore idrogeno in Italia, approfondendo gli argomenti strategici di sviluppo di una filiera industriale, di configurazione di un settore economico solido e di fornitura di prodotti su tutti i segmenti della catena del valore dalla produzione, accumulo, logistica fino agli usi finali. Durante il workshop verranno analizzate le barriere allo sviluppo del settore e presentate le proposte per superarle, alla base della definizione di un quadro strategico di uso dell’idrogeno nei diversi settori; mobilità, industriale e residenziale.

Modera:
MARCELLO ROMAGNOLI
Professore Università di Modena e Reggio Emilia

9.30 Presentazione della giornata

Marcello Romagnoli | UNIMORE

9.35 Iniziative europee e panoramica del settore idrogeno in Italia

Luigi Crema | Vicepresidente H2IT

9.45 Tavola Rotonda: L’idrogeno come combustibile alternativo strategico per i trasporti
Modera: Domenico Borello | Sapienza
Intervengono:

  • Valter Alessandria | Alstom
  • Monica Mandrioli | ToyotaMaterialHandling
  • Cristiano Musi | Landi Renzo
  • Thomas Klauser | IIT Bolzano

 

10.30 Le barriere allo sviluppo del mercato e strumenti a supporto del settore -Coordinatori Sotto-Tavoli energia H2IT: la parola ai centri di ricerca

  • Matteo Testi | FBK
  • Gaetano Squadrito | CNR ITAE
  • Marcello Baricco | UNITO
  • Domenico Borello | SAPIENZA
  • Viviana Cigolotti | ENEA
  • Massimo Santarelli | POLITO

 

11.15 La filiera industriale: la parola alle eccellenze italiane
Intervengono: CTSH2, De Nora, IBC, KIWA, McPhy, OMB Saleri, RINA, Stamtech

12.15 Tavola Rotonda: Verso un modello sostenibile di decarbonizzazione della società
Modera: Marcello Romagnoli UNIMORE
Intervengono:

  • Martina Nardi | Presidente della X commissione Attività Produttive, Commercio e TurismoCamera dei deputati
  • Gianni Pietro Girotto | Presidente – X Commissione Industria, Commercio, Turismo Senato della Repubblica
  •  Alberto Dossi | Presidente H2IT
  • Giorgio Graditi | ENEA

 

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Il Position Paper di H2IT su una strategia idrogeno italiana

La posizione delle aziende e dei centri di ricerca per lo sviluppo di una strategia italiana idrogeno e celle a combustibile – Sviluppo coerente di imprenditoria e impatto nel contesto Nazionale

 

H2IT- Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile pubblica il Position Paper : ” La posizione delle aziende e dei centri di ricerca per lo sviluppo di una strategia italiana idrogeno e celle a combustibile” che delinea una serie di azioni strategiche e di potenziamento della filiera idrogeno per cogliere le opportunità offerte da questo vettore energetico nell’ottica della decarbonizzazione di diversi settori creando nuove opportunità di competitività per le aziende italiane a livello europeo e internazionale e una spinta alla ricerca e all’innovazione.

L’Italia può posizionarsi strategicamente in tutti i settori di riferimento della filiera idrogeno: produzione, logistica e trasporto, usi finali nella mobilità, industria e residenziale. Sono presenti grandi operatori e aziende nel contesto nazionale, con ruolo importante nell’apertura del mercato. Le PMI, come le start up innovative, possono svolgere inoltre un importante ruolo di sviluppo del settore industriale e di attrazione di capitali…Tutti questi attori si stanno inoltre organizzando, assieme ai centri di ricerca, per dare vita a filiere con un elevato grado di completezza, all’interno delle quali i vari soggetti si integrano sinergicamente per accrescere le potenzialità di sviluppo della catena del valore. 

Sulla scia della strategia europea sull’idrogeno, i paesi europei stanno elaborando le proprie strategie allineandole ai Piani Energia e Clima, dove l’idrogeno ricopre un ruolo chiave nella transizione energetica, e integrandole nei piani di ripresa economica. L’Italia può giocare un ruolo fondamentale in questa partita, contando su una filiera industriale pronta e centri di ricerca di rilevanza internazionale, dove sarà chiave un chiaro indirizzo politico che sappia valorizzare le tecnologie verdi secondo il principio della neutralità tecnologica e all’interno di un’azione nazionale coordinata e integrata.

H2IT continua ad aggregare competenze per supportare lo sviluppo del settore in Italia e attraverso tavoli di lavoro interni sta lavorando all’elaborazione delle priorità nazionali di intervento sulla filiera idrogeno relativamente alle necessità del settore sugli aspetti legislativi, regolatori e normativi, con l’identificazione di proposte sia di natura giuridica che economica.

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WEBINAR: L’IDROGENO PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA: LA STRATEGIA DELL’EUROPA E LE OPPORTUNITA’ PER L’ITALIA

ENERGIA DALL’IDROGENO
SESTO APPUNTAMENTO – 22 settembre 2020 | ore 10.30 – 12.30
L’IDROGENO PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA: LA STRATEGIA DELL’EUROPA E LE OPPORTUNITA’ PER L’ITALIA
 
H2IT – in collaborazione con  ANIMAAssolombarda, FAST ed EEN – organizza l’ultimo della serie di webinar gratuiti  dedicati alla filiera dell’idrogeno, questa volta con uno sguardo all’Europa! Si tratta di appuntamenti dedicati, nei quali le voci dell’industria e della ricerca protagoniste dello sviluppo del settore in Italia, illustreranno come si sta delineando la filiera dell’idrogeno e quali sono le opportunità di mercato per il nostro Paese.

 

In questo sesto webinar verrà approfondita la strategia intrapresa dall’Europa sull’idrogeno come vettore per la transizione energetica e verranno illustrate le opportunità di finanziamento e i fondi disponibili nel breve periodo a supporto di progetti per lo sviluppo della filiera. Avranno spazio di presentazione progetti italiani a testimonianza delle competenze messe in campo dalle aziende sul territorio nazionale

Modera: Marcello Baricco, Professore OrdinarioUniversità di Torino

  • Maria Assumpció Rojo Torrent, Industrial Development Strategy Coordinator – Hydrogen Europe: La strategia europea e la Clean Hydrogen Alliance

  • Antonio Panvini, Direttore Generale – Comitato Termotecnico Italiano – Ettore Piantoni, Coordinatore CT 212 “Uso razionale e gestione dell’energia” e Chairman CEN/CLC JTC 14 “Energy management and energy efficiency in the framework of energy transition” – Comitato Termotecnico Italiano – La garanzia di origine dell’idrogeno disciplinata dalla UNI CEI EN 16325: un importante tassello per il Green Deal Europeo 

  • Massimo Santarelli, Professore OrdinarioPolitecnico di Torino – DEMOSOFC: Soluzioni innovative per il recupero energetico nella depurazione delle acque attraverso l’utilizzo di celle a combustibili a ossidi solidi
  • Paolo Sasso, Head of Italy O&M Power GenerationENEL –Remote area Energy supply with Multiple Options for integrated hydrogen-based TEchnologies
  • Viviana Cigolotti, RicercatriceENEA – H2Ports: Nuove sinergie per l’implementazione di tecnologie idrogeno in ambiente portuale
  • Conclusioni a cura di H2IT: Marcello Baricco intervista Luigi Crema Vicepresidente di H2IT

ISCRIVITI SUBITO

La partecipazione al webinar è a numero chiuso e gratuita, previa iscrizione online.
Per ragioni tecniche della piattaforma, occorre effettuare una registrazione per ciascun appuntamento di interesse.

È necessario iscriversi entro il giorno precedente ed è opportuno verificare i seguenti requisiti: una connessione internet veloce (ADSL), un browser aggiornato e una connessione audio-video.

Vi aspettiamo numerosissimi!
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La filiera dell’idrogeno in 5 webinar – Presentazioni e Video

ENERGIA DALL’IDROGENO

Infrastrutture e strumenti per la trasformazione sostenibile dell’Industria –  5 webinar dedicati alla filiera dell’idrogeno.

ANIMA Confindustria, Assolombarda, H2IT visto il grande interesse e apprezzamento manifestato per il ciclo “Energia dall’idrogeno” comunicano che sui rispettivi siti associativi sono stati resi disponibili i materiali completi degli incontri e le registrazioni integrali. In questo modo tutti gli interessati, potranno  ripercorrere questo importante confronto che ha visto coinvolgere e collaborare sinergicamente molti settori e molte filiere strategiche.

In questi 5 appuntamenti dedicati, le voci dell’industria e della ricerca protagoniste dello sviluppo del settore idrogeno in Italia, hanno illustrato come si sta delineando la filiera dell’idrogeno e quali sono le opportunità di mercato per il nostro Paese.

  • 14/5 LA PRODUZIONE

> PRESENTAZIONI – “LA PRODUZIONE DI IDROGENO” 14 maggio 2020

Guarda il video del primo webinar

  • 28/5 TRASPORTO E STOCCAGGIO

> PRESENTAZIONI – “IL TRASPORTO DI IDROGENO” 28 maggio 2020

Guarda il video del secondo webinar

  • 11/6 DECARBONIZZAZIONE

 > PRESENTAZIONI – “DECARBONIZZAZIONE DEGLI USI INDUSTRIALI” 11 giugno 2020

Guarda il video del terzo webinar

  • 25/6 APPLICAZIONI STAZIONARIE

> PRESENTAZIONI – “APPLICAZIONI STAZIONARIE E SUPPLY CHAIN” 25 giugno 2020

Guarda il video del quarto webinar

  • 09/7 MOBILITA’ MERCI E PERSONE

> PRESENTAZIONI – “MOBILITA DI MERCI E PERSONE” 9 luglio 2020

Guarda il video del quinto webinar

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Integrazione dei sistemi energetici e idrogeno per la neutralità climatica.

Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, l’Europa deve trasformare il suo sistema energetico, che rappresenta il 75% delle emissioni di gas serra dell’Europa. Le strategie dell’UE per l’integrazione dei sistemi energetici e dell’idrogeno, adottate oggi, apriranno la strada a un settore energetico più efficiente e interconnesso, verso un pianeta più pulito e un’economia più forte.

Le due strategie presentano una nuova agenda per gli investimenti nell’energia pulita, in linea con lo strumento di rilancio Next Generation EU della Commissione e il Green Deal europeo. Gli investimenti previsti hanno il potenziale per stimolare la ripresa economica dalla crisi del coronavirus. Creando posti di lavoro e rafforzano la competitività delle industrie strategiche, che sono cruciali per la resilienza dell’Europa.

Integrazione del sistema energetico

La strategia dell’UE per l’integrazione del sistema energetico fornirà il quadro per la transizione verso un’energia verde. L’attuale modello in cui il consumo di energia nei trasporti, nell’industria, nel gas e negli edifici avviene attraverso catene del valore, regole, infrastrutture, pianificazione e operazioni separate – non può garantire la neutralità climatica entro il 2050 in modo economicamente efficiente. È necessario creare nuovi collegamenti tra settori e sfruttare il progresso tecnologico.

Un’integrazione del sistema energetico implica che il sistema sia pianificato e gestito nel suo insieme, collegando diversi vettori energetici, infrastrutture e settori . Questo sistema connesso e flessibile sarà più efficiente con riduzione dei costi per la società.

Questa strategia si basa su tre pilastri:

  1. Innanzitutto, un sistema energetico più “circolare”, con l’efficienza energetica come fulcro. La strategia identificherà azioni concrete per applicare nella pratica il principio “energy efficiency first” e utilizzare le fonti energetiche locali in modo più efficace nei nostri edifici o nelle comunità. Esiste un potenziale significativo nel riutilizzo del calore di scarto proveniente da siti industriali, data center o altre fonti e dall’energia prodotta dai rifiuti organici o dagli impianti di trattamento delle acque reflue. L’onda del rinnovamento sarà una parte importante di queste riforme.
  2. In secondo luogo, una maggiore elettrificazione diretta degli usi finali. Poiché il settore energetico ha la più alta percentuale di energie rinnovabili, dovremmo sempre più utilizzare l’elettricità ove possibile: ad esempio per pompe di calore negli edifici, veicoli elettrici nei trasporti o forni elettrici in determinati settori. Una rete di un milione di punti di ricarica per veicoli elettrici sarà tra i risultati visibili, insieme all’espansione delle installazioni di impianti solari ed eolici.
  3. Per quei settori in cui l’elettrificazione è difficile, la strategia promuove combustibili puliti, tra cui idrogeno rinnovabile, biocarburanti e biogas. La Commissione proporrà un nuovo sistema di classificazione e certificazione per i carburanti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio.
    La strategia prevede 38 azioni per creare un sistema energetico più integrato. Questi includono la revisione della legislazione esistente, il sostegno finanziario, la ricerca e la diffusione di nuove tecnologie e strumenti digitali, la guida agli Stati membri sulle misure fiscali e la graduale eliminazione dei sussidi per i combustibili fossili, la riforma della governance del mercato e la pianificazione delle infrastrutture e il miglioramento delle informazioni per i consumatori. L’analisi degli ostacoli esistenti in questi settori informerà le nostre proposte concrete, ad esempio la revisione del regolamento TEN-E entro la fine del 2020 o la revisione della direttiva sulla tassazione dell’energia e del quadro normativo del mercato del gas nel 2021.

Strategia dell’idrogeno

In un sistema energetico integrato, l’idrogeno può supportare la decarbonizzazione dell’industria, dei trasporti, della produzione di energia e degli edifici in tutta Europa. La strategia dell’UE sull’idrogeno si concentra su come trasformare questo potenziale in realtà, attraverso investimenti, regolamentazione, creazione del mercato e ricerca e innovazione.

L’idrogeno può alimentare settori non adatti ad essere elettrificati e fornire stoccaggio per bilanciare i flussi variabili di energia rinnovabile, ma ciò può essere ottenuto solo con un’azione coordinata tra il settore pubblico e privato, a livello europeo. La priorità è sviluppare idrogeno rinnovabile, prodotto utilizzando principalmente energia eolica e solare. Tuttavia, a breve e medio termine sono necessarie altre forme di idrogeno a basse emissioni di carbonio per ridurre rapidamente le emissioni e sostenere lo sviluppo di un mercato sostenibile.

Questa transizione richiederà un approccio graduale:

  1. Dal 2020 al 2024, si punta ad installare almeno 6 gigawatt di elettrolizzatori in europa per la produzione di un milione di tonnellate di idrogeno rinnovabile.
  2. Dal 2025 al 2030, l’idrogeno deve diventare una parte intrinseca del nostro sistema energetico integrato, con almeno 40 gigawatt di installazioni di elettrolizzatori per la produzione di idrogeno rinnovabile.
  3. Dal 2030 al 2050, le tecnologie dell’idrogeno rinnovabile dovrebbero raggiungere la maturità ed essere implementate su larga scala in tutti i settori difficili da decarbonizzare.

Clean Hydrogen Alliance

Per contribuire a realizzare questa strategia, la Commissione lancia oggi l Clean Hydrogen Alliance con i leader del settore, la società civile, i ministri nazionali e regionali e la Banca europea per gli investimenti. L’Alleanza costituirà una pipeline di investimenti per la produzione su larga scala e sosterrà la domanda di idrogeno pulito in Europa. Per indirizzare il sostegno alle tecnologie più pulite disponibili, la Commissione lavorerà per introdurre standard, terminologia e certificazione comuni, basati sulle emissioni di carbonio del ciclo di vita, ancorate alla legislazione esistente in materia di clima ed energia e in linea con la tassonomia dell’UE per gli investimenti sostenibili. La Commissione proporrà misure politiche e normative per creare la certezza degli investitori, facilitare l’assorbimento dell’idrogeno, promuovere le infrastrutture e le reti logistiche necessarie, adattare gli strumenti di pianificazione delle infrastrutture e sostenere gli investimenti, in particolare attraverso il piano di recupero Next Generation EU.

Frans Timmermans, Vicepresidente della CE ha dichiarato: “Le strategie adottate oggi rafforzeranno il Green Deal europeo e la ripresa verde e ci porteranno saldamente sulla strada della decarbonizzazione della nostra economia entro il 2050. La nuova economia dell’idrogeno può essere un motore di crescita per aiutare a superare il danno economico causato dal COVID-19. Nello sviluppo e nell’implementazione di una catena del valore dell’idrogeno pulita, l’Europa diventerà un pioniere globale e manterrà la sua leadership nella tecnologia pulita “.

Il commissario per l’Energia Kadri Simson ha dichiarato: “Con il 75% delle emissioni di gas serra dell’UE provenienti dall’energia, abbiamo bisogno di un cambio di paradigma per raggiungere i nostri obiettivi 2030 e 2050. Il sistema energetico dell’UE deve diventare meglio integrato, più flessibile e in grado di accogliere le soluzioni più pulite ed economiche. L’idrogeno svolgerà un ruolo chiave in questo, poiché il calo dei prezzi delle energie rinnovabili e la continua innovazione lo rendono una soluzione praticabile per un’economia neutrale dal punto di vista climatico. “

Il commissario per il mercato interno, Thierry Breton, ha dichiarato: “La Clean Hydrogen Alliance lanciata oggi incanalerà gli investimenti nella produzione di idrogeno. Svilupperà una serie di progetti concreti per sostenere gli sforzi di decarbonizzazione delle industrie europee ad alta intensità energetica come acciaio e prodotti chimici. L’Alleanza è strategicamente importante per le nostre ambizioni nel Green Deal e la resilienza del nostro settore. “

Un modo per garantire l’integrazione del settore è l’implementazione di idrogeno rinnovabile. Può essere usato come materia prima, combustibile o vettore energetico e stoccaggio e ha molte possibili applicazioni in tutti i settori dell’industria, dei trasporti, dell’energia e degli edifici. Ancora più importante, non emette CO2 e quasi nessun inquinamento atmosferico quando utilizzato. Offre quindi una soluzione per decarbonizzare i processi industriali e i settori economici in cui la riduzione delle emissioni di carbonio è sia urgente che difficile da raggiungere. Tutto ciò rende l’idrogeno essenziale per sostenere l’impegno dell’UE a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050 e per lo sforzo globale di attuare l’accordo di Parigi.

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